Assegno unico e universale per le famiglie – Luciana Leone

di  Luciana Leone

Alla fine dell’anno scorso, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230, che ha istituito l’Assegno unico e universale per i figli a carico. Si tratta di un passo fondamentale per migliorare le condizioni delle famiglie e aiutare chiunque voglia impegnarsi nell’esperienza della genitorialità. L’Assegno unico e universale (AUU) è un sostegno stabile e strutturale per oltre 7 milioni di famiglie con figli; spetta a tutte le famiglie con figli a carico di età inferiore a 21 anni (senza limiti di età per figli con disabilità), a prescindere dalla condizione lavorativa; uno strumento commisurato al reddito, che aumenta dal terzo figlio in poi. 

L’AUU sarà erogato dall’Inps, direttamente sul conto corrente, a decorrere dal 1° marzo 2022. Per poterlo percepire già dal mese di marzo, è necessario che gli aventi diritto si attivino immediatamente per presentare le domande entro la fine di febbraio. 

L’AUU, infatti, sostituisce le detrazioni fiscali per figli a carico minori di 21 anni, gli assegni per il nucleo familiare e gli assegni familiari, oltre ad alcune misure quali l’assegno per il terzo figlio, il premio alla nascita e l’assegno per la natalità – bonus bebè; è confermato, invece, il Bonus asilo nido che non viene assorbito dall’AUU. IN questo modo, le famiglie potranno contare su una maggiore liquidità mensile senza attendere le detrazioni fiscali. 

Il motivo per cui è importante presentare le domande entro la fine di febbraio è che non ci siano interruzioni rispetto al regime precedente. Sebbene tutte le domande presentate entro il 30 giugno di ciascun anno daranno comunque diritto agli arretrati dal mese di marzo, la scadenza di fine febbraio permette di evitare riduzioni, se pure temporanee, delle disponibilità economiche delle famiglie. 

Ricapitolando: le domande si possono presentare dal 1° gennaio 2022, il periodo di riferimento va da marzo a febbraio dell’anno successivo; in caso di richiesta presentata entro il 30 giugno 2022, verranno riconosciute le mensilità pregresse a partire dal mese di marzo; se l’istanza verrà presentata più tardi, invece, l’assegno sarà erogato a decorrere dal mese successivo a quello della domanda e sarà determinato sulla base dell’ISEE valido al momento della domanda.

 Le domande vanno presentate direttamente all’INPS ed è possibile farlo presso gli sportelli dell’Istituto, per via telematica, oppure tramite i Patronati. Si consiglia la presentazione contestuale dell’ISEE, così da ottenere un assegno che sia commisurato alla situazione economica della famiglia. In mancanza della dichiarazione ISEE, si avrà comunque diritto all’importo minimo. I contributi andranno dai 50 ai 175 euro al mese, che scendono da 25 a 85 euro per i figli tra i 18 e i 21 anni.

Saranno previste una serie di maggiorazioni in base al numero di figli e alla presenza di disabili, ma si terrà conto anche del fatto che entrambi i genitori lavorano. Una maggiorazione ad hoc – 20 euro al mese indipendentemente dall’Isee – andrà alle giovanissime mamme under 21. A partire dal terzo figlio è prevista una maggiorazione tra i 15 e gli 85 euro a figlio in base all’ISEE, mentre per i nuclei con quattro figli o più è prevista un’ulteriore maggiorazione forfettaria da 100 euro al mese. Se entrambi i genitori lavorano e l’ISEE è basso, si avranno altri 30 euro in più, che si azzerano oltre i 40mila euro.

Le famiglie con figli disabili riceveranno l’assegno unico senza limiti di età dei figli. Per i minorenni si riceveranno 105 euro al mese in più in caso di non autosufficienza, 95 euro in caso di disabilità grave e 85 euro in caso di disabilità media.

In presenza di maggiorenni disabili e fino a 21 anni si riceveranno 80 euro al mese in più – che si sommano all’assegno previsto tra i 18 e i 21 anni – mentre oltre i 21 anni si continuerà a ricevere un assegno in base all’ISEE che andrà da 85 a 25 euro al mese. Inoltre, i genitori di figli disabili con più di 21 anni, pur percependo l’assegno, potranno continuare a fruire della detrazione fiscale per figli a carico.

Sul sito dell’Inps è disponibile la “Simulazione Importo Assegno Unico“, che permette di calcolare l’importo mensile del nuovo sostegno. Lo strumento è accessibile liberamente ed è consultabile da qualunque dispositivo mobile o fisso. Non sono, infatti, richieste credenziali per il suo utilizzo. 

Per tutte le informazioni necessarie: https://auu.gov.it/

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