Benvenuto a don Michele Arcangelo Leone, il nuovo Consigliere Spirituale nazionale del RnS

Francesca Cipolloni

Sulla base del discernimento del Comitato Nazionale di Servizio e del Consiglio Nazionale, la CEI, nel corso della sessione primaverile del Consiglio Permanente, svoltosi dal 22 al 24 marzo a Roma, ha nominato il nuovo Consigliere Spirituale nazionale del RnS: don Michele Arcangelo Leone. Seppur ancora in isolamento per via del Covid-19, don Michele è stato presente, via Skype, alla consueta Adorazione Eucaristica del giovedì sera dalla Cappella della Sede nazionale del Rinnovamento.

Una notizia a lungo attesa, che ha destato sentimenti di gioia e di gratitudine in tutto il Rinnovamento nello Spirito Santo, che ha finalmente il suo nuovo Consigliere Spirituale nazionale. Il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana, riunitosi a Roma dal 22 al 24 marzo per la sessione primaverile, sulla base della terna dei nomi proposti dal RnS ha, infatti, nominato don Michele Arcangelo Leone (leggi qui). Nella stessa giornata in cui la designazione è stata resa ufficiale, il 25 marzo – Solennità in cui si celebra l’Annunciazione del Signore – dalla Cappella dedicata alla “Vergine dalle mani alzate”, presso la Sede nazionale di Roma, è arrivato il “primo” saluto da parte del neo Consigliere Spirituale, collegato tramite Skype in quanto ancora in isolamento per Covid-19. Nel corso della Esortazione spirituale serale che, come ogni giovedì sera ha preceduto il momento di Adorazione Eucaristica, Salvatore Martinez ha dato il benvenuto a don Michele Leone «nel suo nuovo ruolo di responsabilità a vantaggio del RnS tutto, affinchè la sua testimonianza sia motivo di crescita per ogni Cenacolo, Gruppo, Comunità e Organo di servizio». Il Presidente del RnS ha ricordato che questa è la terza figura chiamata a ricoprire un servizio così importante, dopo i predecessori mons. Dino Foglio e don Guido Maria Pietrogrande, guide spirituali del Movimento rispettivamente dal 1998 al 2006 e dal 2006 al 2020. È stato poi lo stesso don Michele a ricordare, con commozione, proprio l’ultimo messaggio scambiato con don Guido, prima della sua salita al Cielo, il 6 marzo 2020, con l’augurio reciproco a “tuffarsi” nella preghiera e nell’intimità vera con Cristo. 

Chi è e a cosa è chiamato il Consigliere Spirituale

Come recita testualmente lo Statuto dell’Associazione Rinnovamento nello Spirito (Art. 22, §§1-2), «spetta al Consigliere Spirituale Nazionale vigilare sull’ortodossia e sull’ecclesialità dell’Associazione; assicurare l’adeguato sostegno alla vita spirituale di tutta l’Associazione e alla formazione degli aderenti; promuovere la Fraternità Sacerdotale a livello nazionale, regionale, diocesano; coadiuvare il Presidente nei rapporti ecclesiali. Il Consigliere Spirituale Nazionale partecipa alla definizione e all’attuazione delle linee guida spirituali ed ecclesiali dell’Associazione. Non ha diritto di voto nelle materie economiche ed amministrative dell’Associazione». 

Classe 1957, nativo di Pisticci (MT), dove attualmente risiede, don Michele Arcangelo Leone è attualmente parroco di S. Agnese e del SS.mo Crocifisso in Matera. Ha conosciuto il RnS nel 1991, nella parrocchia Sant’Antonio a Pisticci (dove, pure, era parroco) e ha ricevuto la preghiera di Effusione dello Spirito nella Pentecoste del 1993. Ricordiamo che, dal 2011, è Consigliere Spirituale Regionale del RnS di Basilicata, per nomina della Conferenza Episcopale Regionale di Basilicata e, dal 2016, è Delegato nazionale RnS per la Liturgia. Oltre a quella di docenza, negli anni don Leone ha svolto anche attività in ambito tecnico, ricoprendo, anche per la CEI, incarichi legati al’Edilizia di culto ed i Beni culturali ecclesiastici.

Un cammino da compiere insieme nel segno della «ecclesialità»

«La divina Provvidenza ci pone nelle condizioni di compiere un cammino di storia insieme». Sono state queste le parole affidate al Web, con sincera emozione, da don Michele, in veste di nuovo Consigliere Spirituale del Rinnovamento. «Come vorrei che fosse caratterizzato in modo particolare?», domanda il sacerdote, senza nascondere lo stupore per la nomina e sintetizzando la “consegna” in “tre parole”. La prima è «ecclesialità, perchè il nostro stare insieme è e deve diventare sempre più un essere Chiesa». Questo conduce «ad una seconda, importante considerazione: la bellezza, il rispetto della diversità come preludio dell’armonia e come espressione alta dell’essere, appunto, una vera comunità cristiana». La Chiesa, infatti, ha sottolineato don Michele Leone «non è un vivaio ma un giardino, dove non tutte le piante sono uguali ma ciascuno si caratterizza con il suo essere dono particolare, unico e irripetibile di Dio, che ci ha creati tutti originali, anche se poi la vita e gli uomini, spesso, ci rendono fotocopie», citando una delle espressioni più celebri del Beato Carlo Acutis. Ecco dunque l’ecclesialità cui fa riferimento il Consigliere Spirituale, «vissuta nella specificità del dono che ognuno di noi è per l’altro nella sua diversità e nella bellezza del suo mistero». Infine, la terza caratteristica, «che vorrei accompagnasse questo nostro percorso da compiere assieme: è quella dell’essere in Cristo una sola cosa ma nell’umiltà, quell’umiltà che sa diventare ascolto, che sa diventare silenzio, progetto di vita condiviso e, soprattutto, guidato dallo Spirito Santo». Aggiungendo: «Non possiamo avere un programma e saremmo troppo arroganti e presuntuosi se già, in questo momento, ci presentassimo gli uni agli altri con un piano. Dobbiamo avere la pazienza e l’umiltà di attendere che adesso lo Spirito scriva questo progetto e riscriva in modo nuovo ciò che Egli, tante volte, ha sottolineato». Un progetto intriso di quella semplicità auspicata dallo stesso don Michele Leone che, nel concludere il suo messaggio, con la speranza di poter ben servire il Rinnovamento, ha confidato: «Se c’è stata una cosa che mi ha molto inquietato è la consapevolezza che il RnS avrebbe meritato una persona con caratteristiche più significative di quelle che vi porta la mia povera persona ma, al contempo porto nel cuore la certezza che il Signore compirà le sue opere e costruirà in noi quell’essere Chiesa che avrà il suo volto e che lo Spirito, giorno dopo giorno, continuerà sempre più a definire». Infine, dal nuovo Consigliere Spirituale Nazionale è giunta la prima benedizione, invocata abbondantemente «perchè il ministero, la vita e la storia di tutti noi sia sempre più pervasa dalla grazia di Dio e nessuna tentazione, che il veleno di questo mondo versa, possa mai raggiungere né i nostri animi, né le nostre menti e nessuno si allontani mai dalla ricchezza di questo flusso di grazia e di questa corrente di amore che deve sempre travolgerci e fecondarci».

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