Viaggio nelle Diocesi: Ischia

DIOCESI: ISCHIA
REGIONE: CAMPANIA
AUTORE: Valentina Napoleone

In comunione, come un sol corpo e un solo Spirito in Cristo

Nuova “tappa” per il viaggio tra le Diocesi, che hanno ospitato la 45^ Conferenza Nazionale Animatori (26-28 novembre 2021). Questa volta protagonista è la Diocesi di Ischia, che racconta la bellezza di essere Chiesa, specialmente in questa occasione di fraternità con cui si apre l’Anno giubilare. Anche in questo caso, dopo mesi di lontananza, la gioia dell’incontro “fisico” è stata sovrabbondante. 

Sabato 27 novembre 2021 le quattro comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo della Diocesi di Ischia si sono riunite presso l’Hotel Carlo Magno in Forio per vivere in “stile sinodale”, con i delegati convenuti al Palaterme di Fiuggi e con altre 137 Diocesi in Italia e all’estero, la 45^ Conferenza Nazionale Animatori. Circa 40 i partecipanti che, con gioia, come a Rimini, sono convenuti insieme per vivere in  fraternità questi due giorni di grazia, aprendo i cuori e le esistenze di ciascuno all’azione dello Spirito Santo. Finalmente in presenza per essere… presenti, dopo tanti mesi di lontananza! Dopo l’accoglienza festosa e la Preghiera comunitaria carismatica, in cui il Signore ci ha chiesto di tornare a Lui, ci ha liberato, ci ha guarito e ci ha dato conferma del Suo Amore, è iniziato il collegamento con Fiuggi, dove il Presidente Nazionale, Salvatore Martinez, con il proprio messaggio ha dato inizio alla Conferenza. Una grazia “aggiuntiva” si è avuta inoltre con l’Indulgenza plenaria concessa dal Santo Padre per i cinquant’anni del Giubileo d’Oro del Rinnovamento in Italia che celebriamo nel 2022. Significativo, poi, è stato il segno dei due bastoni, “Benevolenza e Unione”, che, incrociati, formano la croce attraverso la quale Gesù ha realizzato con il Suo sangue l’Alleanza. Nel pomeriggio, a livello diocesano, i partecipanti si sono suddivisi nei due Simposi impostati sulle tracce preparate dal Comitato Nazionale di Servizio. Domenica 28 novembre, la seconda giornata della Conferenza ha preso il via sempre con lo streaming dal Palaterme, con l’esposizione del Santissimo Sacramento e il Roveto ardente animato da don Michele Leone, Consigliere spirituale nazionale, e da Salvatore Martinez, quale tempo di guarigione e liberazione. Abbiamo consegnato con fede il nostro cuore al Signore per riaverlo rigenerato mediante lo Spirito Santo; quindi, don Michele Leone ci ha esortato a preparare il cuore al “Patto d’amore” per un’Alleanza giubilare con il Signore. Dopo la pausa pranzo, abbiamo preparato gli animi, con l’aiuto di Marcella Reni e Rosario Sollazzo, Membri del CNS, e della nostra referente dell’area Vita associativa, al Patto d’Amore: per la prima volta, molti di noi hanno vissuto questo momento con profonda spiritualità. Tornando alle origini del Movimento, abbiamo ascoltato poi la relazione del teologo don Dario Vitali – «Il Rinnovamento è l’unico Movimento frutto dello Spirito dopo il Concilio Vaticano II, la Chiesa esiste perché la fa lo Spirito Santo» – e di Mario Landi, Coordinatore nazionale del RnS, il quale, ripercorrendone la storia, ha ricordato che «il Giubileo è la celebrazione dell’opera dello Spirito Santo nella Chiesa». Dopo l’invocazione dello Spirito Santo, la relazione finale del Presidente Martinez: «Se è vero rinnovamento, è vero Giubileo. Siamo uomini di preghiera perché Dio è preghiera. Siamo uomini di parola perché Dio è la Parola. Siamo uomini di sofferenza perché Dio soffre. Siamo uomini di lavoro perché Dio è a lavoro», ha affermato. Al termine dei numerosi e intensi passaggi affrontati nella sua meditazione, Martinez ha ricordato poi le tre consegne di Papa Francesco al Rinnovamento: «L’evangelizzazione mediante la Parola e i carismi, l’ecumenismo spirituale per la riconciliazione della cristianità, il servizio verso i poveri e gli emarginati». Dopo i saluti finali da Fiuggi, l’incontro con il Vescovo diocesano, mons. Gennaro Pascarella, che, prima della Celebrazione eucaristica, ha voluto donare agli Animatori, un’esortazione sulla nostra missione come Rinnovamento nello Spirito Santo, ricordandoci che «Gesù ci chiede di essere suoi autentici discepoli, ognuno col proprio dono che Dio ci ha dato, con le persone con cui ci ha legato: siamo, infatti, come un piccolo ramoscello in una pianta più grande, la Chiesa, ognuno deve essere se stesso come persona e come comunità carismatica». Conclusa la Santa Messa, ci siamo salutati con l’augurio di non disperdere questa comunione preziosa sgorgata da una occasione a dir poco propizia. Un’opportunità che ha rappresentato un nuovo modo per crescere ancora insieme: seppur diversi, attraverso lo Spirito Santo possiamo creare unità, come un solo corpo e un’anima sola in Cristo!

 

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