DIOCESI: TREVISO
REGIONE: VENETO
Valentina Scorsin
Un’esperienza nel segno della gioia e della fraternità diffusa
Fa “tappa” a Treviso questa volta il viaggio tra le Diocesi in cui si è svolta la 45^ Conferenza Nazionale Animatori (26-28 novembre 2021), in pieno “stile sinodale”. Le giornate sono state vissute nel segno dell’entusiasmo, della letizia e della condivisione; commovente il momento della sottoscrizione del Patto d’amore, nel quale i fratelli si sono sentiti chiamati a donare con gioia.
«Vengono giorni, dice il Signore, quando io concluderò un’alleanza nuova» (Eb 8, 8). Questa è la Parola che si è incarnata e resa visibile il 27 novembre 2021, nella prima giornata della Conferenza Nazionale Animatori del RnS vissuta a Fiuggi e, in contemporanea, in 137 Diocesi collegate da tutta Italia. Anche nella Diocesi di Treviso, precisamente nella Sala polifunzionale della parrocchia di Paese, si è vissuta la grazia di questa prima esperienza di sussidiarietà e di fraternità diffusa, riunendo circa 140 animatori da tutti i Gruppi e Comunità della Diocesi stessa. La gioia di ritrovarsi finalmente tutti assieme in presenza si è riversata, con entusiasmo, nella preghiera comunitaria carismatica iniziale, in cui il Signore ha confermato che ci aspettava, che aveva preparato questo tempo per noi: «Eppure il Signore aspetta con fiducia per farvi grazia, per questo sorge per avere pietà di voi, perché un Dio giusto è il Signore; beati coloro che sperano in lui» (Is 30, 18). Il segno di apertura e i saluti iniziali ci hanno permesso di unirci con tutti gli altri fratelli presenti a Fiuggi, e le parole del card. Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo metropolita di L’Aquila, ci hanno guidato ad approfondire il tema dell’alleanza declinato in te dimensioni: alleanza della Parola, della Pasqua e della Pentecoste. La mattinata si è conclusa con un momento di esperienza spirituale centrato sul segno dei due bastoni “Unione e Benevolenza” (cf Zc 11, 7b), attraverso il quale abbiamo sperimentato come, senza questi due valori, non può esserci vera alleanza; ognuno di noi, inoltre, è chiamato ad essere segno di benevolenza e unione prendendo a modello la croce che racchiude entrambi questi sentimenti: la croce stessa, poi, rappresenta l’alleanza, l’amore infinito di Dio per ogni uomo. Nel pomeriggio, si sono approfondite le dimensioni della vocazione a cui è chiamato il Rinnovamento: carismatica, comunitaria, ecclesiale e missionaria. Il simposio introdotto da Marcella Reni e Carmela Romano, Membri del Comitato Nazionale di Servizio del RnS, è continuato a livello locale e si è arricchito del contributo e della condivisione di tutti i partecipanti alla Conferenza nella nostra realtà diocesana: diversi gli interventi che hanno testimoniato l’importanza di coltivare e riscoprire con gioia tutte le dimensioni della nostra vocazione. La giornata si è conclusa con la celebrazione della Santa Messa presieduta dal Consigliere spirituale per il Rinnovamento della diocesi di Treviso, don Germino Zamprogna, che ha rafforzato e ripreso quanto vissuto e ascoltato durante la giornata, fornendo anche qualche riflessione legata al tempo di Avvento. Si è così conclusa, nel giubilo e nella gioia degli ultimi canti dei fratelli al servizio nel Ministero della Musica e del Canto, la prima giornata di questa 45^ Conferenza Animatori. La giornata di domenica 28 novembre si è aperta con l’invocazione dello Spirito e un potente Roveto ardente di guarigione e liberazione. L’intenso momento di preghiera – seguito in collegamento con Fiuggi -, animato da don Michele Leone e Salvatore Martinez, rispettivamente consigliere spirituale nazionale e presidente nazionale del RnS, è stato un tempo di grazia, di liberazione e di intercessione vissuto fortemente da tutti i partecipanti alla Conferenza e anche qui, nella nostra Diocesi veneta. Dopo questo tempo di grazia, si è preparato e vissuto il gesto del Patto d’Amore come segno di alleanza rinnovata, come gesto d’amore e riconoscenza tenendo nel cuore la parola della seconda Lettera ai Corinzi: «Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché́ Dio ama chi dona con gioia» (2 Cor 9, 7). Tutti i fratelli si sono sentiti chiamati a donare con gioia; l’accoglienza di questo gesto è stata ampia e, siamo certi, anche generosa. La mattinata si è conclusa con la relazione sul tema «Un anno di grazia: memoria e attualità di un impegno sempre nuovo», tenuta da don Dario Vitali, teologo, e Mario Landi, Coordinatore nazionale del RnS. Ripercorrere la storia del nostro Movimento a partire dalle origini, facendo memoria dell’azione dello Spirito Santo da cui è sgorgato il Rinnovamento, ci ha permesso di fare memoria grata, di fissare in modo consapevole chi siamo, da dove veniamo e qual è la vocazione a cui siamo chiamati. Don Vitali ha concluso la relazione citando la recente Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi e invitando quanti appartengono al Movimento a essere vivi, fecondi e presenti nelle nostre Chiese locali, tenendo presente che la sinodalità «non è un’occasione per avere il diritto di parlare, ma per esercitare il dovere di ascoltare, in primis lo Spirito». La mattinata è terminata con un momento di fraternità. Vale la pena sottolineare che, in tutte le pause vissute, non è mai mancata la condivisione sulla vita associativa e sulle attività editoriali del Rinnovamento, e un sentito ringraziamento va a tutti i fratelli che si sono spesi affinché, anche nella nostra Diocesi, si potesse usufruire della grazia di avere degli stand editoriali e di promozione della vita associativa. Nel pomeriggio, dopo la preghiera comunitaria carismatica che aperto questo nostro ultimo tempo insieme, sono state condivise le attività previste nel calendario del Rinnovamento per il 2022. Il Presidente Martinez ha tenuto la relazione di chiusura, delineando alcune condizioni necessarie affinché l’Anno giubilare appena iniziato sia un autentico Giubileo nello Spirito e non nella carne: «È giubileo se il fuoco brucia, se il cuore è innamorato, se la testa pensa a Gesù, se passiamo dal no al sì». Incontro, conversione, comunione e missione queste le quattro parole che definiscono i discepoli dello Spirito e queste costituiscono le direzioni in cui continuare a camminare. Infine, la celebrazione della Santa Messa presieduta da mons. Mario Salviato, Vicario episcopale per il coordinamento della Pastorale della Diocesi di Treviso. Con le sue parole, mons. Salviato ci ha guidato a entrare nel tempo di Avvento di cui si celebrava l’inizio: «L’Avvento accompagna a rimettere a fuoco l’esperienza dell’andare incontro, del procedere in un duplice movimento: il movimento di Dio incontro a noi, ma anche il nostro movimento verso il Signore». «Ora è il tempo del Signore – ha inoltre ricordato – e siamo chiamati a cogliere la presenza di un Dio che viene: nel fare questo è necessario stare attenti al rischio dell’appesantimento del cuore. La Parola suggerisce due indicazioni: uscire da te stesso ed essere orientato alla preghiera; allora il cuore non si appesantisce, ha sempre voglia di camminare, di ascoltare e di rispondere con generosità». Questo, dunque, l’augurio che il Vicario ha consegnato all’assemblea tutta al termine dei lavori: vivere il nostro Avvento in questo duplice dinamismo, rivolti al Signore e rivolti ai fratelli, così il Signore che viene ci troverà vigilanti, attenti e pronti ad accogliere quello che lui vorrà dirci. Con questo auspicio e impegno si è conclusa la celebrazione Eucaristica e la 45^ Conferenza Animatori, con la certezza che il cammino continua e lo Spirito di gioia e di giubilo animerà ancora questo Anno speciale che ci attende.
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