L’8Xmille destinato alla Chiesa Cattolica è spesso al centro di sospetti e giudizi – purtroppo anche da parte degli stessi “sedicenti” cattolici – sulla destinazione di questi fondi. Osservazioni e critiche che vengono manifestate anche sui social, in modo talvolta feroce, da persone che non hanno, però, la pazienza di informarsi e che finiscono con il rendere un pessimo servigio alla Chiesa alla quale dicono di appartenere.
Per questo vi invitiamo a leggere questo piccolo approfondimento sui progetti approvati e sulla norma, così da esserne informati e, all’occorrenza, rendere ragione dinanzi alle critiche.
Sono ben 69 i nuovi progetti approvati dal Comitato per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo della Conferenza Episcopale Italiana, presieduto dal Vescovo Rocco Pennacchio, per i quali, dai fondi dell’8xmille, verranno stanziati in totale di 14.804.199 euro. Il Servizio per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo è volto a realizzare la solidarietà e la cooperazione tra le Chiese a vantaggio delle popolazioni dei Paesi più poveri e a promuovere lo sviluppo integrale delle persone e delle comunità locali, secondo la dottrina sociale della Chiesa. Cinque interventi, particolarmente significativi, riguarderanno l’Africa, suddivisi in 41 progetti (per 11.297.098 euro): in Camerun, le Ancelle della Visitazione offriranno alle ragazze madri della tribù pigmea un’opportunità di formazione attraverso laboratori di cucito, ricamo, fabbricazione del sapone e informatica; in Etiopia, saranno i Frati Minori Cappuccini – tramite la Onlus Missioni Estere Cappuccini – a costruire, a Soddo, una struttura scolastica propedeutica per permettere agli studenti di frequentare le classi fondamentali per l’iscrizione all’Università; nelle Isole Comore, inoltre, il Vicariato Apostolico provvederà a ristrutturare e arredare la Scuola “Avenir” di Moroni, attualmente frequentata da 825 studenti indigeni; in Mozambico, le Suore Mercedarie della Carità creeranno a Maputo un Centro per accogliere le giovani studentesse provenienti dai luoghi periferici, per completare il ciclo di studi; ancora, in Sudan, i Missionari Comboniani amplieranno la Facoltà di Infermieristica e Studi post-laurea del Collegio Comboniano di Scienze e Tecnologie a Khartoum, realizzando un nuovo polo universitario. In America Latina, saranno 18 i progetti da portare a termine (2.369.646 euro il budget). È dedicato alle donne quello programmato in Bolivia dalla “Onlus Women For Freedom” che, attraverso l’ampliamento di una struttura per l’accoglienza di ragazze vittime di violenza e il rafforzamento degli interventi per il loro reinserimento nel tessuto sociale e lavorativo, contribuirà a contrastare il fenomeno della tratta e dello sfruttamento sessuale di minorenni nei territori di El Alto e La Paz. In Brasile, poi, la Diocesi di Paranavai acquisterà nuove attrezzature per la radio, per poter garantire una migliore qualità e raggiungere così un pubblico più ampio, mentre in Costa Rica, la Conferenza Episcopale provvederà ad ampliare la struttura dell’Università cattolica con sede a San Carlos. Nel Continente Asiatico (con 921.444 euro) verranno finalizzati 8 progetti: in Bangladesh, la Fondazione Marista per la Solidarietà Internazionale Onlus ingrandirà i locali dell’ostello adiacente la scuola di Saint Marcellin, nella diocesi di Sylhet, per garantire ospitalità e sostegno alle bambine e ragazze particolarmente povere che abitano nell’area di Moulvibazar; in India, nella diocesi di Ootacamund, le Suore Salesiane Missionarie di Maria doteranno di apparecchiature ospedaliere la struttura “Nirmala Nursing Home” di Udhagamandalam. Infine nell’Europa dell’Est, (con 108.091 euro) esattamente in Georgia, la Sulkahan-Saba Orbeliani University acquisterà attrezzature e arredi necessari per attivare un dormitorio destinato a 90 studenti dell’Università cattolica di Tbilisi.
Vale la pena ricordare che i fondi dell’8xmille non sostituiscono il 5xmille (destinato alle Onlus) e il 2xmille (destinato ai partiti politici). Questo significa che, pur firmando per l’8xmille alla Chiesa Cattolica, non si esclude la possibilità di sostenere anche altri enti (associativi o politici) che rientrano nella propria sfera d’interesse.
Inoltre, è bene sottolineare due aspetti: firmando, non c’è alcuna maggiorazione delle nostre tasse; non firmando, non si “risparmia” nulla e la percentuale viene comunque ripartita tra lo Stato e le altre confessioni religiose che hanno stipulato un accordo con lo stato.
Concludendo, non c’è alcun motivo ragionevole perché un cattolico non firmi per destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica.
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