Sono trascorsi 5 anni da quel 6 marzo 2020, quando in tutto il Rinnovamento si diffuse la notizia della nascita al cielo. Del carissimo don Guido Maria Pietrogrande, Consigliere spirituale nazionale. L’Italia intera stava per iniziare a vivere l’incubo del lockdown che da lì a qualche ora avrebbe chiuso ogni attività pubblica per mesi nel tentativo, riuscito, di scongiurare una ecatombe che comunque ha segnato profondamente gli italiani e di cui tuttora se ne pagano le conseguenze.
Don Guido era ammalato da tempo, ma non aveva mai smesso di farsi presente alle attività del Rinnovamento. Fin all’ultimo ha ricevuto persone al suo capezzale incarnando in quegli incontri lo spirito salesiano che sempre lo ha accompagnato.
Così si esprime il Presidente Giuseppe Contaldo nel suo ricordo: “Don Guido ha capito che rispondere al sacerdozio significava lasciarsi conformare a Cristo servo. Fedele al carisma di don Bosco, ha servito la Chiesa e il Rinnovamento radicandosi sempre ai due principi che hanno caratterizzato il suo sacerdozio: l’Eucaristia e la Madonna. Per noi è stato punto di riferimento e roccia soprattutto nei momenti di discernimento e di decisione quando con il suo sorriso, che non ha mai perso, invitava a fidarsi del Maestro. Mi piace pensare che ora dall’alto dei cieli ancora con il suo sorriso ci invita ad andare avanti senza perdere la fiducia ma fidandoci sempre dell’azione dello Spirito e dell’ intercessione della Madonna.
Il suo ultimo saluto, a Roma, fu segnato dalle ristrettezze imposte dal lockdown e anche per questo è stata organizzata una celebrazione eucaristica in suffragio, a 5 anni dalla sua morte, presso l’Istituto salesiano Tusini di Bardolino (VR), dove viveva. Alla celebrazione, presieduta dal confratello Salesiano don Lorenzo Fontana, parteciperà il Coordinatore nazionale Rosario Sollazzo. La cappella dell’Istituto accoglierà i partecipanti al rito giovedì 6 marzo alle ore 18 per un momento di preghiera e di testimonianze cui seguirà la S. Messa alle 19.
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