40° Convegno Nazionale dell’Associazione Terapisti Cattolici, dal 25 al 28 settembre 2025 a Perugia

40° Convegno Nazionale dell’Associazione Terapisti Cattolici, dal 25 al 28 settembre 2025 a Perugia: sarà relatore anche il presidente nazionale del RnS Giuseppe Contaldo

È previsto dal 25 al 28 settembre 2025 il 40° Convegno Nazionale dell’Associazione Terapisti Cattolici, che si svolgerà presso l’Hotel Casa Sacro Cuore in località Montebello a Perugia sul tema: “Le valli siano riempite, le montagne e le colline siano abbassate” (Is 40,4).

La Santa Messa inaugurale, giovedì alle ore 18.00, sarà presieduta da S.E. Mons. Ivan Maffeis, Arcivescovo di Perugia, con la benedizione degli strumenti del lavoro assembleare. 

Nella giornata successiva saranno relatrici la dott.ssa Pina Tufo, psichiatra e psicoterapeuta, su “La maschera delle emozioni” e Suor Roberta Vinerba , teologa e docente all’Istituto Teologico di Assisi, su “Le emozioni di Gesù”. Nel pomeriggio, Adorazione della Croce con mistagogia, la Celebrazione eucaristica e, in serata, Assemblea Generale Ordinaria degli Associati di ATC. 

Il sabato, dopo la Preghiera comunitaria, interverranno il dottor Tonino Cantelmi, psichiatra, psicoterapeuta e Presidente dellIstituto di Terapia Cognitivo Interpersonale ITCI, su “Vivere di emozioni” e, alle ore 11.15, il Presidente nazionale del RnS, Giuseppe Contaldo, su “Il ruolo delle emozioni nella vita comunitaria”. Nel pomeriggio, il Roveto ardente, la Santa Messa e, in serata, un tempo di festa e fraternità.

Il Convegno si concluderà domenica con la visita al centro storico di Perugia e l’Eucaristia nella Cattedrale cittadina per lucrare l’indulgenza giubilare.

«Vivere le emozioni con distacco – dichiara Francesco Bungaro, Presidente dell’Associazione Terapisti Cattolici – sino al punto di non provare gioia per un evento importante come la nascita di un figlio o il dolore per la morte di una persona cara o, al contrario, vivere esclusivamente per le emozioni forti senza le quali la vita non avrebbe senso, sono certamente degli eccessi ma i Santi non hanno congelato le emozioni, né hanno vissuto per esse, bensì sono stati uomini e donne ricolmi di quella “follia” cristiana che ha trasformato l’emozione in scelta e dedizione e così la compassione di Gesù non è stata soltanto un’emozione temporanea, ma un tratto che ha caratterizzato il suo modo di relazionarsi con le persone. Cristo si è manifestato come “mite e umile di cuore” (cfr Mt 11,29), tuttavia ha manifestato il suo sentimento di “gelosia” per la casa del Signore quando ha scacciato i venditori dal tempio (cfr Mc 11,15) e, nella Sua vita terrena, ha vissuto le emozioni manifestando quell’amore che ha cambiato la vita delle persone».

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