Il presidente nazionale Contaldo: «La strada da percorrere è quella dell’incontro e ognuno può rappresentare un piccolo tassello in questa missione»
«Non siamo chiamati solo a raccontare le statistiche disastrose della povertà educativa e scolastica, ma, soprattutto, a lanciare messaggi di speranza. La strada da percorrere è quella dell’incontro per creare alleanze. E ognuno può rappresentare un piccolo tassello in questa missione». Con queste parole il Presidente nazionale del RnS, Giuseppe Contaldo, commenta la visita condivisa venerdì 18 luglio a Giugliano (NA), insieme al Coordinatore regionale in Campania, Angelo Brancaleone, e alla Coordinatrice diocesana Anna Migliaccio, ai bambini del Centro Estivo “Stai con me”, il Progetto realizzato con il contributo e il finanziamento della Fondazione Alleanza onlus del RnS in collaborazione con la Cooperativa sociale “La Famiglia al Centro”.
All’incontro hanno parte anche il Vescovo diocesano, S. E. Mons. Angelo Spinillo, e il presidente della Cooperativa, Arturo Palma, insieme ai volontari del RnS.
«Dobbiamo moltiplicare assolutamente le alleanze tra le scuole, le parrocchie, le persone, le associazioni e le cooperative sociali – aggiunge Contaldo –, anche perché dai bambini si passa all’integrazione degli adulti. La collaborazione tra Fondazione Alleanza onlus del RnS, Associazione Rinnovamento nello Spirito Santo e Cooperativa sociale “La Famiglia al Centro” in Campania è un terreno sul quale c’è molto da lavorare: disagio educativo e comunità educante i due fondamenti sui quali costruire il futuro delle prossime generazioni. Questo dunque è lo scopo che si prefigge il progetto “Stai con me”, sorto inizialmente come risposta ai gravi problemi educativi e sociali che ragazzi ed adolescenti vivono. Ci siamo accorti della necessità di andare a cercare i giovani che hanno problemi a scuola e in famiglia: non è vero che rifiutano gli aiuti, li cercano e difatti quando vengono sollecitati rispondono positivamente. In questo incontro, ho personalmente raccolto difficoltà di dialogo tra genitori e figli, carenze materiali ed educative ma anche tanta voglia di realizzare sogni e progetti nella propria vita. Ed ecco allora la risposta: nessuno è solo e insieme possiamo costruire davvero la civiltà dell’amore, c’è speranza per ciascuno di questi giovani».
La giornata, conclusasi con il pranzo comunitario, ha rappresentato un momento di condivisione e incoraggiamento, guardando insieme alle prossime tappe.
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