Cinque Incontri su 5 Annunci kerigmatici – Salvezza e Signoria di Gesù

Il Seminario Nazionale

di Vita Nuova nello Spirito online

“Vieni, Santo Spirito!”.

Una esperienza di vero Rinnovamento

Cinque Incontri su 5 Annunci kerigmatici

di Francesca Cipolloni

Salvezza e Signoria di Gesù (18 maggio 2021)

A tenere il terzo Incontro previsto dal Seminario nazionale di Vita nuova online martedì 18 maggio è stato, in diretta dalla Cappella della Sede nazionale del RnS, in Roma, don Luigi Maria Epicoco, il giovane teologo, scrittore sul tema: “Salvezza e Signoria di Gesù”. Don Luigi – che di sé dice «non c’è dono più grande per me che essere sacerdote» – fu già apprezzatissimo ospite del Rinnovamento nel 2018 a Perugia, prima del Sinodo dei Giovani. L’appuntamento è stato introdotto da Carmela Romano, membro del CNS. Subito dopo, la lode comunitaria, a cura, come sempre, dell’Equipe regionale Servizio Musica e Canto del RnS. Queste le tre Parole per l’annuncio kerigmatico di don Epicoco: “Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore, infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza… Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato»” (Rm 10, 9-10.13); “Gli rispose Tommaso: “Mio Signore e mio Dio!” (Gv 20, 28); “Allora udii una voce potente nel cielo che diceva: «Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, perché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte»” (Ap 12, 10). Entrando subito nel vivo della serata, dopo l’invocazione dello Spirito, il relatore ha esordito affermando «che pregando per questo incontro mi è tornata una scena dell’ultima apparizione del Risorto ai suoi discepoli, contenuta nell’episodio del Vangelo di Giovanni: una pagina bellissima e drammatica al tempo stesso, che ci spiega perchè abbiamo bisogno della Pentecoste». La Pasqua, infatti «può essere un fortissima emozione, che però passa, appena termina l’onda d’urto si ritorna alla normalità di prima. E Gesù ha cura dei suoi discepoli che, pur avendolo incontrato e avendo vissuto con lui la Passione, tornano alla loro routine, alle loro abitudini, alle reti vuote. L’esperienza della Pasqua è qualcosa che ci scompagina, e ci mette in crisi, non facendoci più vivere come prima. Ma se arriva lo Spirito Santo, ciò che abbiamo conosciuto non finisce più: ecco che la Pentecoste, allora, è un’esperienza che si dilata per tutta la vita». E inoltre: «Chi ci dà la certezza di aver incontrato veramente il Signore e non è suggestione, non è convinzione psicologica, che veramente è risuscitato dai morti? Gesù è un fatto. Dio risuscita suo Figlio perchè dobbiamo tenerci ciò che conta : la sua persona. Gesù entra nella nostra esistenza e non può essere più come prima, perchè Lui è qualcosa di cui poter fare esperienza. Qui c’è la vera ‘rivoluzione’ a cui siamo chiamati: la maggior parte della gente cerca Gesù perchè è malata, perchè ha dei dubbi. E Gesù, effettivamente, aveva un fascino incredibile quando spiegava la legge e guariva i lebbrosi, era un rabbì che parlava con autorevolezza. Ma è ancora troppo poco: Gesù è il Signore, prima di tutto. Se dunque cerchiamo Gesù solo per ciò che ci dà, siamo come gli altri personaggi del Vangelo: dobbiamo cercarlo soprattutto per ciò che è. La rivelazione più alta del Figlio di Dio è Gesù sulla croce, e lì Lui può darci solo ciò che è, nulla di più: è amore crocifisso, è un amore che dona la vita. Quando chiediamo allo Spirito di manifestarsi nel cuore, lo invochiamo per incontrare veramente Gesù nella nostra quotidianità, consapevoli che, amandoci, ci dà ciò che ci serve. Ecco la maturità cristiana». Da parte di Epicoco, poi, un riferimento anche a San Tommaso «che è ciascuno di noi»; è lo Spirito «che ribalta la prospettiva: se tu credi, allora vedi», donandogli uno ‘sguardo’ nuovo: «Quanto sarebbe bello fare la stessa professione di fede di Tommaso, con il Signore che diventa la motivazione per fare le cose! Se Gesù è il Signore, la motivazione vera di ogni nostra azione, allora la ‘pesca’ sarà ricca». Tuttavia, conclude don Luigi, «c’è da compiere ancora un’ultima lotta per far trionfare la signoria di Gesù. Il Salvatore, infatti, è colui che per dirci amato ha donato se stesso fino alla fine: come possiamo allora ascoltare l’accusatore, che da Cristo è stato precipitato? È lo Spirito che ci convince di questo», con un augurio speciale per questa «Pentecoste di cui tutti abbiamo bisogno, facendo la stessa esperienza dei discepoli di Emmaus, raccontata nel Vangelo di Luca: si aprirono i loro occhi, e lo riconobbero. Gesù scompare perchè continua ad esistere in quei due discepoli che tornano indietro ad annunciarla sua risurrezione. Possa dunque il Signore donarci questo Spirito, che ci fa gridare che Gesù è la nostra salvezza e che a Lui i nostri cuori sono costantemente rivolti, in ogni nostro gesto». Numerose le domande – anche sul tema del perdono, del peccato, dell’amore infinito di Dio e della libertà (e fatica) delle nostre scelte – arrivate via chat per il momento di condivisione, moderato da Enrico Berardo, Coordinatore del RnS in Svizzera, e Andrea Dottori, Delegato dell’Ambito Seminari in Umbria. Particolarmente toccante la testimonianza, presentata da Carmela Romano, di Anna e Francesco, una coppia che, nonostante le ferite e i fallimenti delle precedenti relazioni, attraverso il Rinnovamento ha sperimentato la bellezza della conversione. Come previsto dal format, la serata trasmessa sulla pagina Fb e sul canale YouTube del RnS, si è conclusa con con un canto e la preghiera finale a cura di don Michele Leone, Consigliere spirituale nazionale del Rinnovamento.

Clicca qui per rivedere la diretta del terzo Incontro trasmesso il 18 maggio 2021.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati

Share This