Domenica 13 dicembre 2020 (mattina)
La Compassione verso il prossimo, imparando la “lezione” della pandemia
Non ci sono i “consueti” cancelli di Rimini ad aprire i battenti, ma il portale Web del RnS (www.rinnovamento.org), anche nella seconda giornata della 44^ Conferenza Nazionale Animatori online, accoglie gli oltre 10mila partecipanti che con slancio e attesa hanno voluto rispondere alla proposta della due giorni, sabato 12 e domenica 13 dicembre, svoltasi in diretta da Sacrofano (Roma). Alla presenza del Ministero Musica e Canto che animato ogni sessione, del Comitato Nazionale di Servizio e parte del Consiglio Nazionale, i lavori si sono aperti con il saluto del Presidente Salvatore Martinez che ha fatto “sintesi” della prima giornata… da numeri record con le connesioni al nuovo sito e ai canali Social del Rinnovamento. “C’è un principio di fraternità a cui aderire, che è la soluzione a tutti i mali del mondo, in forza del quale se diciamo ‘Padre nostro’, allora dobbiamo pronunciare ‘fratello mio, sorella mia’ con ancor pià forza dopo questa Conferenza, attraverso la consolazione e la compassione di Dio su di noi”. A portare un saluto all’assemblea connessa virtualmente ma comunque ‘presente’ alla Fraterna Domus è stato anche mons. Giampietro Dal Toso, arcivescovo vicino al RnS e attualmente presidente delle Pontificie Opere Missionarie e segretario aggiunto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli: l’augurio è che “le esperienze di fede che vivete nelle vostre comunità vi aiutino ad immergervi nella misericordia del Cristo ed esserne testimoni”. È stato poi Rosario Sollazzo, Membro del CNS, a spiegare la sessione mattutina, introducendo la terza relatrice: Rosanna Virgili, chiamata a riflettere sul versetto “Ecco l’uomo” (Gv 19, 5b) e sul brano “Tocca la carne ferita del fratello fino a soffrirla” (FT, 115). Sulla biblista, scrittrice e docente di Esegesi dell’Antico Testamento presso l’Istituto Teologico Marchigiano, con canti e proclamazione della Parola, è stato prima invocato lo Spirito Santo. “Bisogna entrare nella notte dell’umano – ha esordito – per scoprire il sole di Dio e guardare a quel Gesù descritto nel Vangelo di Giovanni (‘Ecce homo’), esposto al pubblico nella sua cruda nudità. Nella sua venuta al mondo, c’è tutta la fragilità umana del Cristo che si rivela proprio in quelle parole di Ponzio Pilato, ‘Ecco l’uomo’. Nonostante la sua innocenza, Gesù sarà punito, per acconsentire la folla, e affronta la solitudine dell’ingiustizia fatta di condanne senza prove; Gesù risponde con la mitezza e il silenzio alla violenza e alle false accuse contro di lui. Come possiamo vedere lo splendore di Dio, allora, in questo povero uomo messo in croce, abbandonato anche dai suoi e lasciato solo a salire il calvario, subendo l’umiliazione, fino alla morte dopo lunghissima agonia? Gesù dovette morire per soffocamento, proprio come i malati Covid: per fame d’aria. Oggi si somministrano i sedativi, al Cristo come antidolorifico diedero una spugna imbevuta d’aceto”. Prosegue poi la Virgili nel suo insegnamento: “Dio è nei corpi umanissimi e sofferenti di chi sfugge alle guerre, dei corpi abbandonati in mare e in quelli che incrociamo nel nostro quotidiano, abbrutiti dalle vicende della vita. Dio è nel respiro di ogni ‘Ecce homo’ e chi lo volesse cercare questo nostro Dio lo troverebbe dove sono gli scarti umani e le periferie sociali che reclamano di esistere”. Senza dimenticare che “il servizio non è mai ideologico e guarda sempre il volto dei fratelli, tocca la sua carne viva nel mistero della fede, come ci ricorda Papa Francesco nella ‘Fratelli tutti’, per essere noi stessi le mani di Dio. Ecco il nostro servizio, la nostra compassione”. Un’esortazione resasi subito viva, in un clima di spiritualità e comunione sempre più intenso, nel “Roveto Ardente” che si è svolto subito dopo i ringraziamenti del Presidente Martinez, con l’esposizione del Santissimo Sacramento da parte di don Vincenzo Apicelli, Delegato nazionale per l’Ambito Sacerdoti, e l’Adorazione con preghiera di guarigione e di liberazione incentrata proprio sulla compassione di Gesù, ispirata dai brani tratti dal Vangelo di Luca (7, 13 e 19) e animata dallo stesso Presidente del RnS Fulvio Dal Pozzo, Coordinatore regionale del RnS in Piemonte e Valle d’Aosta, ha presentato poi le testimonianze, ricordando le Opere di Misericordia che, attraverso le catechesi, hanno permesso agli animatori di prepararsi alla 44^ Conferenza. In primis, quella di monsignor Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone, colpito da coronavirus nella prima ondata e costretto al ricovero ospedaliero. “A distanza di alcuni mesi benedico quell’esperienza che mi ha comunque offerto aperture e permesso di capire molto. Nel distanziamento tra noi e gli altri e nella solitudine sperimentiamo il silenzio, tramite cui guardare ad alcuni aspetti che ci permettono di cogliere un insegnamento positivo da questa pandemia, a partire da stili di vita nuovi. Questo tempo mi ha regalato una grande scoperta e ridato uno ‘smalto’ originario: la vita non è una pretesa o un’abitudine, tutto è dono, nulla è scontato”, ha raccontato. A seguire, le altre voci di: Antonella, Gruppo Gesù Divin Maestro di Copertino, Puglia (La storia di sofferenza del marito come ragione di vita. Mio marito come il Volto di Cristo); Michele Beltramme, Gruppo Santa Maria di Loreto Castelverde-Roma, Lazio (La sofferenza mi ha fatto entrare nel mistero della croce); Lindo Monaco, Basilicata (Covid); Don Piero Cesco, Friuli Venezia Giulia (Portare l’ultima carezza del Padre tra i malati (anche terminali) di Covid); Rita e Serena, Gruppo Perfetta Letizia di Jesi, Marche (Seminario vita nuova per i più fragili – Giovani disabili). Quindi, dopo il canto, lanciata dal Coordinatore nazionale Mario Landi spazio alla videoclip di Leonardo Becchetti, economista e saggista, amico da sempre del RnS soprattutto nei momenti di “Cultura di Pentecoste”. “Il tema della fraternità è anche il tema della nostra cultura occidentale degli ultimi decenni – ha affermato, facendo un brevissimo excursus della storia della Chiesa – e se guardiamo al nostro corpo sociale, emergono chiare priorità: povertà, sostenibilità ambientale calo demografico e ricerca del senso del vivere. Dobbiamo mettere al centro la generatività nella vita sociale ed ecclesiale, per favorire il bene comune, quale ‘respiratore’ della nostra contemporaneità. Sta a noi, dunque, organizzare la speranza, guardando nei territori e partire dalle buone pratiche per creare nuovi tessuti generativi, seguendo gli incoraggiamenti del Santo Padre”. Sono stati poi lo stesso Mario Landi e Rosario Sollazzo ad esplicitare gli Impegni di carità fraterna (spirituale), per rilanciare uno slancio delle nostre parrocchie, dei nostri Cenacoli, Gruppi e Comunità, Cenacoli, della nostra Chiesa. Più precisamente: per “continuare a fare rete” sarà importante, tramite piccoli progetti in itinere, condividere percorsi di formazione orientati all’impegno e all’uso della tecnologia in questa fase di “disgregazione sociale”; inoltre, secondo l’invito di Papa Francesco a farci prossimi, per impegnarci concretamente occorre riprendere l’Adorazione Eucaristica e la preghiera di guarigione e liberazione, specie nei luoghi di sofferenza e, quando si potrà, nelle attività a livello comunitario; recuperare il “Cesto di carità” per le famiglie bisognose; infine, stabilire un “Fondo di solidarietà Covid-19” per i fratelli che sono nella necessità o hanno perso lavoro, facendoci canali di grazia. L’auspicio è che, con il vaccino e il termine dell’emergenza sanitaria dettata dal virus, si potrà riprendere l’ordinarietà del cammino del RnS: questi Impegni, tuttavia, possono rappresentare una “profezia” dell’agire e dell’essere. Si rinnova, inoltre, la collaborazione con l’Associazione Terapisti Cattolici. In conclusione di sessione, Luciana Leone, Direttore editoriale RnS, ha quindi presentato il nuovo doppio CD “Sulla mia bocca sempre la sua lode”: una prestigiosa golden collection con i 33 brani più apprezzati e ascoltati del decennio 2008-2017. “Con la scelta di questo titolo – ha spiegato – si è voluto sottolineare che il desiderio di lodare il Signore è sempre vivo in noi. Abbiamo raggiunto un obiettivo con questo prodotto, considerando le numerose difficoltà che il momento impone”. Sono stati inoltre ricordati gli altri preziosi strumenti formativi del RnS: le riviste “Rinnovamento nello Spirito Santo” e “Alleluja”, autentiche “carte d’identità” dell’Associazione. Al termine, come nel giorno precedente, don Vincenzo Apicelli ha guidato la preghiera dell’Angelus, confidando nell’”illuminante” protezione della Madre celeste.
Domenica 13 dicembre 2020 (pomeriggio)
Il “principio di fraternità” si fa solidarietà per un nuovo Rinnovamento
Inizia l’ultima sessione, ma, sebbene i lavori di questa 44^ Conferenza Nazionale Animatori online volgano al termine, non scema l’emozione del Rinnovamento che, anzi, si rinnova, grata per questa due giorni trascorsa in un’atmosfera di viva condivisione spirituale e di desiderio di essere, sempre più, al servizio della carità. È Salvatore Martinez a salutare la nutrita assemblea costantemente collegata via Web tramite il sito www.rinnovamento.org, raccordando le tre sessioni prima della conclusione e della recita dell’Ave Maria, ricordando anche la figura di don Guido Maria Pietrogrande: “Tutto è andato così velocemente ma l’intensità non è stata minore rispetto ai grandi eventi vissuti allo Stadio Olimpico o al Palacongressi di Rimini: medesima è la gioia, che speriamo vi sia arrivata!”. Marcella Reni, Membro del CNS, ha introdotto l’ultima sessione pomeridiana prima dell’Esperienza mistagogica dell’Alleanza ai piedi della croce, guidata da Mario Landi, coordinatore nazionale del RnS, e animata dal CNS, il CN e l’Equipe dell’Animazione Preghiera presenti a Sacrofano. Tutti spiritualmente “connessi”, in collegamento Web e, soprattutto, in unità di preghiera e con la Bibbia in mano, con la Parola tratta da Romani 8, 31-35 (“Che diremo dunque riguardo a queste cose?
Se Dio è per noi chi sarà contro di noi? Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui? Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica. Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi. Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?”), da Zaccaria 12,10 e Gv 19, 27 per “vivere una nuova esperienza di effusione di amore ed essere uniti nell’amore stesso di Gesù, perchè nessuno si salva da solo”. Subito dopo, è stato rinnovato il Patto d’Amore “in Gesù, con Gesù, per Gesù”. Molti i messaggi arrivati in contemporanea, da parte dei fratelli e sorelli che si sono impegnati a rinnovare il proprio “Sì” in unità con il Signore. Spazio poi al format delle testimonianze, presentato da Marco Martinelli, Coordinatore Diocesano del RnS per la Diocesi di Roma e membro del CN del RnS, con ospite mons. Francesco Beschi, vescovo di Bergamo, la Diocesi italiana più colpita dal coronavirus durante la prima ondata pandemica, con 60 sacerdoti che hanno perso la vita: “La nostra Chiesa diocesana ha vissuto la grande prova della pandemia in maniera particolarmente intensa, specie a marzo e ad aprile. La sofferenza è stata grande e non dimenticheremo che, in due mesi, abbiamo contato 6mila morti, con l’immagine dei camion a trasportare le bare che è diventata emblematica, facendo il giro del mondo. Dentro tutto ciò, però, mi sono accorto che stavamo vivendo il Mistero Pasquale e una Quaresima esistenziale: il senso profondo era proprio la Pasqua. Siamo stati deprivati delle nostre liturgie, è vero, ci siamo sentiti esiliati dalla vita di ogni giorno ma, man mano, emergeva anche la consapevolezza che il criterio più opportuno era proprio quello pasquale. Mentre la prova, infatti, si faceva oscura, spuntavano i germogli della resurrezione e, nelle nostre comunità, si è manifestata la fantasia dello Spirito: un soffio che abbiamo sentito potente e che ha generato un’infinità di gesti di amore, di vicinanza e di comprensione reciproca che devono rimanere indimenticabili, come indimenticabile è stato il dolore. Tutto questo ci ha insegnato ciò che è essenziale”. In successione, le altre esperienze provenienti dalle varie regioni: Nicola, Comunità di Gesù di Policoro, Basilicata (Servizio di solidarietà con i volontari della Caritas – La gratitudine dei bisognosi); Lina, Gruppo Divino Amore di Martina Franca, Puglia di Martina Franca (Durante la malattia – per Covid – l’esperienza della solidarietà della mia comunità e degli amici); Romina, Comunità Gesù e Maria di Ariano Irpino, Campania (Esperienza di comunione con un’altra comunità come occasione di evangelizzazione durante il lockdown); Filippo, Puglia (Testimonianza ecumenica); Paola Gruppo Fiumi d’Acqua viva di Porcari, Toscana (Offrire il servizio alla comunità parrocchiale con gioia …guarisce!). È stato il Direttore nazionale Amabile Guzzo, sottolineando l’imprescindibile valore del volontariato, a lanciare la testimonianza del secondo ospite, Gianfranco Cattai, Presidente Focsiv e Coordinatore di Retinopera. “Nessuno si salva da solo e l’esperienza Covid ci obbliga a riflettere, perchè siamo convinti che è necessaria una maggiore carità fraterna” facendo riferimento alle iniziative concrete recentemente promosse da Focsiv e precisando che “le sfide che dobbiamo affrontare come Retinopera sono sostenibili solo tramite una maggiore fraternità. Occorre un progetto culturale comune, in cui unità e comunione rappresentino l’impegno ad agire nell’impegno collettivo. Una volontà, questa, da saper tradurre nella realtà quotidiana”. Marcella Reni, Membro del CNS, citando Malachia 3, 10-12, ha chiarito il significato del “Patto d’Amore” e la differenza con “Sostegno fraterno” per farci santi nel cammino del Rinnovamento. Poi, Amabile Guzzo ha esplicitato gli Impegni di carità fraterna da “alimentare” a livello comunitario, presentando in primis il Calendario da dicembre 2020 a marzo 2021, con le proposte: ogni Consiglio regionale potrà invitare agli auguri di Natale; il 27 dicembre le famiglie, il 29 gli anziani e il 3 gennaio 2021 i giovani si ritroveranno su piattaforma digitale per l’”Holy Christmas”; da gennaio a marzo, poi, sono previsti Incontri per approfondire il tema della Consolazione; altra data è quella della “Festa del Ringraziamento” (domenica 14 marzo 2021), strutturata sul piano nazionale al mattino e diocesano al pomeriggio; l’Assemblea Nazionael (27-28 marzo 2021), appuntamento in cui si prendono le consegne di questa Conferenza e si programma il resto delle attività, confidando nella fine della pandemia. Dopo l’invito da parte di Paolo Zunino, Presidente della Odos Servizi, a consultare gli stand “riprodotti” in formula digitale sul sito, Marcella Reni ha introdotto Salvatore Martinez sul quale è stato invocato lo Spirito Santo con canti e profezia (2Timoteo 2, 1-3). Quindi, la relazione conclusiva del Presidente del RnS su “Date loro voi stessi da mangiare” (Mc 6, 37) e “Solidarietà… è pensare e agire in termini di comunità… e fare la storia” (FT, 116). “Siamo giunti al termine di questa Conferenza e voglio testimoniarvi che sono nella gioia, siamo al vaglio del tempo dello Spirito e le nostre mani possono solo porgere compassione e consolazione in Dio. La carità ha un duplice volto, così anche la compassione. Quasi sempre la compassione di Gesù, negli episodi evangelici, si accompagna alla guarigione e si fa solidarietà, si fa servizio. Facciamo ora riferimento in questa meditazione al capitolo 23 del Vangelo di Matteo”. Ricordando quanto scritto al CN, Martinez ha sottolineato che “il Covid-19 lo abbiamo visto in faccia ma non gli abbiamo girato le spalle, partendo da un presupposto: c’è un principio di fraternità che prevale sul principio di responsabilità che delega solo ad alcuni il dovere di amare”. E inoltre: “Se vogliamo incarnare il principio di fraternità dobbiamo ripetere: io amo Dio e faccio del bene agli altri come vorrei fosse fatto a me. È un fare nel fare di Dio, nel miracolo di Dio”. Dunque, “non possiamo scendere a patti con il male e dobbiamo combattere, strappare miracoli e distribuirli come vuole il Signore, nonostante le prove e tribolazioni, specialmente in questo anno difficilissimo. Il Web Meeting, gli Esercizi Pastorali online e questa Conferenza sono la prova di una nuova, provvidenziale stagione del Rinnovamento”. Il Presidente del RnS ha poi aggiunto che “dobbiamo accettare che il Signore ci lavori in questo travaglio, senza amore nessun uomo può divenire fratello e i nostri Gruppi non potrebbero sperimentare la carità fraterna”. In più, è stato ricordato “come l’amore, nel nome del Figlio di Dio, può vincere la paura, fino agli estremi confini dell’umano (At 1,8). Il capitolo 6 del Vangelo di Marco, inoltre, ci rammenta come Gesù chiese ai suoi di evangelizzare: in questo brano c’è una ‘strategia’ di come la carità fraterna si deve organizzare e la prima cosa da fare è tornare a Lui, raccontando al Signore quanto stiamo facendo nella nostra opera odierna di evangelizzazione, verificandoci senza farci condizionare dagli eventi, stando in disparte, imparando ad ascoltarci, a cambiare perchè la realtà supera l’idea. La pandemia – ha proseguito, con riferimento al miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci – ha stravolto i programmi di tanti ma tutte le nostre obiezioni cambiano quando Gesù moltiplica l’amore e la carità, che ha bisogno di mezzi. Gesù, da buon pastore, non vuole un popolo abbandonato a se stesso: perciò, egli stesso si è fatto Eucaristia”, citando infine la Lettera ai Corinzi, capitolo 11 e 13: “L’Eucaristia è per coloro che non sono mai sazi e ci testimonia che dipendere dal miracolo dell’amore fa la differenza nella nostra vita. Abbiamo due mani, un pane per ricevere Cristo e un pane per dare Cristo, un pane che ci fa credenti e un pane che ci porta alla fede: il medesimo Cristo, la medesima compassione. È quello che abbiamo imparato a fare e lo Spirito ci spingerà a fare ancora di più, oltre ogni egoismo verso la vera prossimità e la solidarietà condivisa, come ci esorta a fare Papa Francesco. Non parliamo di Effusione dello Spirito se questo amore che diciamo di provare non si fa carità!”. Dopo il canto esperienziale sul tema e il ringraziamento a nome di tutto il CNS la 44^ Conferenza Nazionale Animatori si è chiusa sulle note di uno dei brani più suggestivi, “Tu scendi dalle stelle”, guardando all’imminente Natale di Gesù con rinnovata speranza.
Ufficio Stampa RnS
Sono state due giornate molto piene e molto ricche, ma passate in un attimo. Ci siamo trovati in un piccolo gruppo e abbiamo ascoltato attentamente e pregato con voi. E’ stato molto piacevole, quasi come in presenza. Grazie per il grandissimo lavoro che avete dovuto fare per farci partecipare in tanti, nonostante il periodo così difficile, a questa conferenza.
Grazie ancora per questa opportunità che ci è stata donata. Grazie per aver sviluppato questi due temi in questo momento fondamentali.
Grazie di cuore per tutto quello che, attraverso voi, mi ha regalato lo Spirito Santo
Sono stata in compagnia con tutti in modo straordinario e vero
Dio ti benedica Salvatore e vi benedica Tutti cari fratelli che vi spendete con generosità
Grazie a te, Salvatore ed al Comitato Nazionale per averci permesso di vivere anche da casa la forza trascinante delle nostre Conferenze Nazionali.
Grazie agli animatori della PCC, ai relatori di spessore che hanno scavato nel nostro intimo attraverso riflessioni profonde sul piano umano e spirituale.
Grazie al Serv. Naz. Musica e Canto che, anche se in versione mini, ci ha aiutato a cantare i nostri inni di lode e ad esultare per le meraviglie di Dio.
Grazie per le tante, forti testimonianze.
Grazie a tutti gli altri fratelli e sorelle che hanno svolto un servizio per questa manifestazione dello Spirito Santo.
Ma il grazie più grande va a te, Signore Gesù che susciti sempre nel tuo popolo il desiderio di stare, tutti uniti come fratelli, con te.
Il tuo braccio, Signore, non si è accorciato e le tue meraviglie si rinnovano di giorno in giorno.
Hallelujah !
. Non moltissimo tempo fa in comunità aspettavamo il ritorno da RIMINI – ANIMATORI
di fine ottobre dei nostri partecipanti per le loro testimonianze che ci avrebbero “portato” al clima di questo momento formativo tanto prezioso.
Ora posso dire che il tesoro nascosto …per il quale vendere tutto è arrivato a domicilio! GRAZIE DI CUORE ! Faremo tesoro … (è il caso di dire) di tutto il bello
che il Signore ha fatto entrare nelle nostre case e nei nostri cuori.
Michele ( Comunità TAU – Milano )
Ringrazio tutti voi del Consiglio Nazionale,in primis il nostro caro presidente Martinez,ma anche tutto lo staff,che ha reso possibile questo meraviglioso evento,in cui lo Spirito Santo si è manifestato,riunendocitutti in una sola grande famiglia,dove tutti si sentono fratelli tra loro,grazie alla Santissima Trinità,che ci ha resi Suoi figli.Grazie di cuore e che possiamo insieme portare molto frutto per la gloria di Dio.Tiziana coordinatrice gruppo Maria Madre della Chiesa Milano 1
Ringrazio il Signote per tanto bene che avete compiuto per tutto il lavoro che avete svolto avete compiuto a beneficio di tutti il Signore ve ne renda merito siate benedetti
Buongiorno. Mi chiamo Roberto Astorri e insieme a mia moglie Maria Chiara sono referente di un ristretto gruppo nascente del RnS (siamo in otto) Lucerna Ardente appunto, che dal 14 marzo 2017 ogni venerdì si riunisce in preghiera presso i locali della Parrocchia S.Agostino Vescovo a Ostia Antica. Sto rielaborando gli appunti di due giorni di Conferenza che ho preso per non perdere una sola parola della grazia di Dio che mi stava toccando durante l’ascolto. Rivedendoli posso ancora toccare con mano gli stati d’animo e la profondità della parola di Dio e della preghiera che mi sono scese addosso come una pioggia di fuoco, infiammando il mio cuore. In questi due giorni ho divorato ogni insegnamento, e ho sentito il bisogno di scrivere tutto quello che Dio, per tramite dello Spirito Santo mi stava comunicando. Mi sono sentito immediatamente investito da una grande responsabilità verso i fratelli e le sorelle di cammino ai quali indegnamente ho fatto riporto scritto alla fine di ogni sessione. Ho avvertito fortemente lo Spirito Santo durante i momenti di preghiera fino al punto di aprire la bibbia sulla stessa lettura citata in diretta streaming. È una prima volta che terrò ben stretta nel mio cuore per farne memoria nei tempi di prova che verranno. Le esperienze condivise nelle testimonianze locali mi hanno aperto il cuore e hanno dettato in me un forte segno di appartenenza al Rinnovamento nel quale oggi con convinzione mi riconosco. Meravigliose le preghiere cantate e l’equipe tutta senza togliere meriti a nessuno. Salvatore Martinez è stato capace di farmi guardare dentro come mai mi era capitato prima. Alla fine avrei voluto che continuasse ancora e mi è venuto in mente l’episodio del vangelo che narra della trasfigurazione del Signore sul monte Tabor allorquando i discepoli chiesero a Gesù di costruire una tenda e di restare lì, proprio come avrei voluto fare io al termine dell’ultima sessione della 44 Conferenza Nazionale per animatori. Ho voluto condividere questo momento con tutti voi per testimoniare che Lucerna Ardente avverte ora più che mai la consapevole responsabilità di fare brillare quella luce dalla quale il Signore ha voluto traesse il nome. Grazie a tutti.
Gesù è il Signore!
Alleluia!
Un grazie! Si grazie di cuore, perché ancora una volta il cuore ha esultato, per lo stupore, ci avete donato l’acqua viva di cui parla Gesù.
Avete mostrato il volto della Santissima Trinità. Il cuore si è riempito dell’incontro vivo con il Signore, sentendomi anche se lontana. famiglia con tutti voi
fratelli del comitato Nazionale. Grazie Spirito Santo per le meraviglie che compi nel Rinnovamento.