«Salutiamo con grande gioia l’elezione del Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna, a nuovo Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, mentre ringraziamo il Signore per il servizio svolto con tanto amore e spirito di comunione ecclesiale dal Presidente uscente Card. Gualtiero Bassetti». Con queste parole Salvatore Martinez, Presidente Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, assieme al Comitato Nazionale di Servizio e al Consiglio Nazionale del RnS, si congratula per la notizia diramata oggi dalla CEI, nel corso della 76^ Assemblea Generale elettiva che si sta svolgendo a Roma (23-27 maggio 2022).
In mattinata Papa Francesco ha nominato S. Em. il Card. Matteo Maria Zuppi a nuovo Presidente dei Vescovi italiani, che hanno proceduto all’elezione della terna, secondo quanto previsto dallo Statuto (art. 26, § 1). A dare l’annuncio è stato proprio il suo predecessore, il Card. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, che ha dato lettura della comunicazione del Santo Padre. Il Card. Zuppi (nato a Roma l’11 ottobre 1955) è stato nominato da Papa Bergoglio alla sede metropolitana di Bologna il 27 ottobre 2015 e, il 5 ottobre 2019, viene creato Cardinale con il Titolo di Sant’Egidio. È anche Membro del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e dell’Ufficio dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.
Il neo Presidente della CEI è legato al Rinnovamenteo da «un’antica amicizia, dagli anni in cui San Giovanni Paolo II volle significare come dono di “maturità ecclesiale” la collaborazione e l’impegno dei Nuovi Movimenti e Comunità. Tante esperienze, tanti incontri ci hanno mostrato il cuore buono, l’intelligenza fervida, il senso profetico, la capacità di servire che da sempre caratterizzano il ministero episcopale di don Matteo. Gli siamo vicini nella preghiera, con animo grato al
Signore; in special modo i Gruppi e le Comunità del Lazio e dell’Emilia Romagna a cui don Matteo ha sempre riservato amicizia e paternità. Il Card. Zuppi troverà dinanzi a sè molteplici sfide, figlie della complessità dei nostri giorni. Siamo certi che, docile allo Spirito, saprà interpretarle per il bene di tutte le Chiese che sono in Italia, mostrando l’umile forza di cui è dotato».
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