Si avvicina il X Incontro Mondiale delle Famiglie con Papa Francesco. Dal 22 al 26 giugno, infatti, il Santo Padre accogliera i circa duemila delegati delle Conferenze episcopali, dei Movimenti internazionali e delle Associazioni familiari (170 le delegazioni, 120 i Paesi rappresentati). L’evento verra aperto il mercoledi con il Festival delle famiglie alla presenza del Pontefice in Vaticano, nell’Aula Paolo VI. Sempre li, da giovedi a sabato, avra luogo il Congresso pastorale. Il 25 la Celebrazione eucaristica in San Pietro presieduta da Bergoglio e, domenica 26, l’Angelus a chiusura dell’Incontro.
“Diffuso” è il termine che più caratterizza questo grande e atteso evento ecclesiale dal profondo tratto pastorale, non interamente concentrato su Roma ma, appunto, declinato in tutte le comunita del mondo per espresso desiderio di Papa Francesco.
In concomitanza con l’appuntamento, anche il 15° Pellegrinaggio Nazionale delle Famiglie per la Famiglia quest’anno si svolgera nel medesimo stile sinodale in oltre 42 Diocesi di Italia e Svizzera, secondo modalita diverse e sulla base un calendario fissato dai singoli Vescovi.
L’Iniziativa, come da tradizione fin dalla prima edizione (all’indomani dello storico Family Day del 2007), è promossa dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della Conferenza Episcopale Italiana, dal Forum delle Associazioni Familiari e dal Rinnovamento nello Spirito Santo e, seppur con i dovuti condizionamenti anti contagio da Covid-19, è stata realizzata e compiuta anche negli ultimi due anni.
Si tratta, come noto, di un gesto corale di preghiera che coinvolge nonni, genitori e figli per ribadire, come recita lo storico slogan, che “La famiglia è viva, evviva la famiglia!”, in quello spirito di corresponsabilita «dal basso» più volte indicato dal Pontefice.
«Questo Pellegrinaggio, che nel 2022 si svolge nell’ambito del X Incontro Mondiale delle Famiglie con il Santo Padre – spiega Salvatore Martinez, Presidente del RnS -, riveste una particolare importanza, specialmente in tempo di pandemia. Le nostre famiglie, in cammino, che non si lasciano scoraggiare e vincere dal male e dinamizzate
da un amore che si fa solidarietà, condivisione, sostegno reciproco, rappresentano davvero il volto di un’Italia che non ha smesso di credere e di sperare, nonostante le difficoltà segnate anche dalla guerra in Ucraina. Con il Rosario in mano, sotto lo sguardo di Maria, ribadiremo ancora una volta che la famiglia è viva facendo incontrare, attraverso la preghiera, nonni, genitori e figli».
Per ogni ulteriore aggiornamento consultare il Sito e i canali Social del RnS
0 commenti