Era una notizia purtroppo attesa, eppure la morte, a 95 anni, del Papa emerito Benedetto XVI, avvenuta alle ore 09.34 di questa mattina, nel Monastero “Mater Ecclesiae”, in Vaticano, desta commozione in tutto il mondo e nella Chiesa. Una Chiesa che il Santo Padre di origine tedesca, eletto al Soglio di Pietro il 19 aprile 2005, ha amato e servito fino in fondo, dando quell’11 febbraio 2013, con la rinuncia al Pontificato, una straordinaria lezione di umiltà e di amore.
Il Rinnovamento nello Spirito Santo, invocando per la sua anima l’abbraccio paterno e misericordioso del Padre, con gratitudine per il dono della sua vita e del suo ministero petrino, si unisce nella preghiera al cordoglio unanime di queste ore.
«Ci lascia nel 60esimo anno dall’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II a cui prese parte – dichiara Salvatore Martinez, Presidente nazionale del RnS -, ci lascia nel 50° anno del Rinnovamento in Italia, lui che tenne a battesimo la nascita del Movimento, partecipando alla stesura del primo Documento teologico-pastorale “Il Rinnovamento Carismatico” (1974). Ci lascia una meravigliosa paternità spirituale ed ecclesiale, un patrimonio di fede e di opere buone che hanno segnato il Novecento e i primi passi del nuovo Millennio, che hanno efficacemente promosso il laicato e i Movimenti, la teologia e l’evangelizzazione carismatica. Ci lascia nel cuore un desiderio profondo di preghiera di ringraziamento per l’umiltà coraggiosa che ha saputo dimostrare, per le sofferenze silenziosamente offerte per il superiore bene della Chiesa, per le tante incomprensioni e ingiustizie sofferte e gioiosamente offerte a Dio. Ci lascia un solco di silenzi e di parole che lo fanno grande ai nostri occhi e certamente dei posteri, sommessamente grande, come lo sono i santi. Ci ha condotti nel cammino di maturità ecclesiale e aperto strade testimoniali in continuità ideale e fattuale con san Giovanni Paolo II. Ci lascia un mirabile esempio di docilità e di sottomissione allo Spirito Santo, segnatamente di amore alla Chiesa e alla sua viva tradizione».
Tra gli innumerevoli ricordi che il Movimento annovera, la Lettera autografa inviata alla Convocazione Nazionale del 2007, in occasione del 40° anniversario del Rinnovamento nel mondo, e la vigilia della Pentecoste del 2012, quando Papa Ratzinger desiderò festeggiare il 40° del Rinnovamento in Italia, in piazza san Pietro, alla presenza di 30mila partecipanti giunti da tutta Italia. Rimangono ancora oggi profetiche, come un testamento spirituale, le parole che, il 26 maggio di quell’anno, indirizzò nel suo Messaggio scritto per la circostanza: «Con grande gioia vi accolgo in occasione del quarantesimo anniversario della nascita del Rinnovamento nello Spirito Santo in Italia. Sono lieto di incontrarvi nella vigilia di Pentecoste, festa fondamentale per la Chiesa e così significativa per il vostro Movimento. La vostra opera apostolica ha così contribuito alla crescita della vita spirituale nel tessuto ecclesiale e sociale italiano, mediante cammini di conversione che hanno condotto molte persone ad essere risanate in profondità dall’amore di Dio, e molte famiglie a superare momenti di crisi. Cari amici, continuate a testimoniare la gioia della fede in Cristo, la bellezza di essere discepoli di Cristo, la potenza d’amore che il suo Vangelo sprigiona nella storia. Sì, il Signore chiama ciascuno di voi per fare delle vostre famiglie, delle vostre comunità e delle vostre città, luoghi di amore e di speranza. Nella società attuale viviamo una situazione per certi versi precaria, caratterizzata dalla insicurezza Cari amici del Rinnovamento nello Spirito Santo! Non stancatevi di rivolgervi verso il Cielo: il mondo ha bisogno della preghiera. Servono uomini e donne che sentano l’attrazione del Cielo nella loro vita, che facciano della lode al Signore uno stile di vita nuova. E siate cristiani gioiosi!».
Roma, 31 dicembre 2022
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