di Michela D’Isidoro
Lo Spirito Santo ha scritto una nuova pagina nella storia d’Amore con il Rinnovamento nello Spirito Santo. Dal 25 al 31 luglio 2021, circa centottanta giovani provenienti da tutta Italia si sono riuniti, in condizioni di massima sicurezza sanitaria, presso il Camping Led Zeppelin di Cupra Marittima (AP) per vivere una settimana di “vacanza carismatica”.
“Voi siete miei amici” (Gv 15, 14) è il versetto che ha fatto da fondamento a questo tempo, dedicato alla riflessione e alla pratica dell’amicizia: di Dio, con Dio, tra gli esseri umani, nella società.
Dopo quasi due anni di virtualità, il Rinnovamento nello Spirito Santo ha accolto la spinta dello Spirito a osare, a realizzare l’impossibile o ciò che sembrava tale. Il coraggio profetico si è manifestato in una catena umana e spirituale che si è adoperata senza risparmiarsi, perché tutto si compisse nel miglior modo possibile. Di seguito si ricordano, ringraziandoli, solo alcuni degli anelli di questa preziosa catena: il Comitato Nazionale di Servizio, Francesca Piersimoni (coordinatrice regionale della Marche) Raffaella Del Giudice (delegata nazionale dell’Ambito Giovani);, Davide Fullin e Pietro Laganà (membri dell’équipe nazionale); i delegati regionali dell’Ambito Giovani; i giovani della regione Marche (in particolare di Cupra); Don Michele, Don Vincenzo, Don Fabrizio, Don Fulvio, Don Giuliano, che hanno accompagnato i giovani lungo tutta la settimana; l’amministrazione comunale di Cupra Marittima nella persona del sindaco Piersimoni.
Il Signore, usando la disponibilità di questa catena benedetta, ha permesso ai giovani partecipanti alla “Vacanza” di tornare a relazionarsi occhi negli occhi. E la storia da raccontare, in effetti, è proprio quella di un incontro di sguardi.
Gli sguardi dei giovani si sono incrociati per la prima volta domenica 25 luglio. Occhi stupiti, disabituati e assetati d’amicizia, si sono scrutati per riassaggiare a piccoli sorsi la dolcezza dello stare insieme. Sotto la tenda – diventata una vera “Tenda del Convegno”, come quella degli Israeliti nel deserto – i ragazzi hanno vissuto il segno iniziale, tanto forte quanto veritiero, che descriveva come lo Spirito Santo stesse traendo in salvo dalla virtualità dovuta all’uso prolungato dei social durante la pandemia. L’invocazione dello Spirito ha poi dato il via a un tempo spirituale che si è protratto, senza soluzione di continuità, fino a sabato 31 luglio.
Il programma, pensato in modo che la settimana – ricchissima a livello spirituale – assicurasse anche abbondanza di riposo e fraternità, prevedeva un programma simile per ogni giorno: la preghiera comunitaria carismatica; il tempo libero fino a pranzo; l’adorazione libera e silenziosa con possibilità di confessarsi o confrontarsi con gli anziani di cammino presenti; la relazione; i workshop o i giochi organizzati; la Santa Messa che precedeva la cena; un’esperienza spirituale e di fraternità dopo cena. Anche il momento dedicato ai giochi si è arricchito di un significato speciale: di volta in volta, infatti, essi hanno avuto uno sfondo biblico o i canti del RnS, oppure si sono trasformati in un “torneo” di opere di carità in cui i ragazzi con grande generosità hanno raccolto una cospicua cifra (quasi 800 euro) destinata ai loro coetanei della Moldavia, dove a settembre avrà luogo la 3^ Convocazione Nazionale.
Gli sguardi hanno iniziato a brillare di una luce nuova sin dalla prima relazione, dettata lunedì 26 luglio da Carmela Romano, membro del Comitato Nazionale di Servizio, che riguardava l’amore di amicizia. Il paragone dei cuori feriti con i cocci rotti è stata concretizzata durante l’esperienza serale, che ha portato a compimento il cammino di definizione dell’amore di amicizia, della sua importanza e della sua bellezza per le vite di chi lo sperimenta.
Don Michele Leone, consigliere spirituale nazionale, si è dedicato alla relazione del giorno successivo, il cui tema era “Dio, amico dell’uomo”. Anch’essa trasformata in esperienza dopo cena, durante un momento di forte intensità guidato da Don Fulvio Bresciani: in riva al mare, sotto il cielo stellato, lo Spirito ha fatto ripercorrere a ciascuno la propria storia di salvezza, dal concepimento al cammino verso il compimento della promessa di Dio.
La relazione di mercoledì, condotta da Marcella Reni, come Carmela membro del Comitato Nazionale di Servizio, presentava l’Amicizia di Gesù. Durante la serata i giovani sono stati accompagnati dalla stessa Marcella ad essere consolatori di Gesù, a Lui contemporanei: nell’ “orto degli ulivi” (così è stato chiamato lo spazio in cui era collocata la tenda), ragazzi e adulti hanno affiancato Gesù Eucarestia ripercorrendo l’ora della Sua agonia, sostituendosi a Pietro, Giacomo e Giovanni, cercando di vegliare senza addormentarsi.
Rosario Sollazzo, altro membro del Comitato Nazionale di Servizio, ha parlato dell’Amicizia dello Spirito Santo, il giorno di giovedì. Durante il tempo serale, la preghiera per una nuova effusione dello Spirito Santo si è prolungata in un’intensa preghiera di guarigione che ha toccato nel profondo le vite di tutti i presenti.
Lo sguardo d’Amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo ha sanato lo sguardo che ciascuno aveva verso se stesso, verso Dio e verso l’altro.
Venerdì 30 luglio Salvatore Martinez, Presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo, ha dettato l’ultima relazione, dedicata al tema dell’Amicizia di Dio come servizio all’uomo, a partire dai poveri e dai piccoli, seguita da una serata di Evangelizzazione esplosa in un Roveto Ardente di consolazione e guarigione, ancora una volta tutti “occhi negli occhi” di Gesù vivo nel SS. Sacramento.
Sabato 31 luglio, la partenza è stata preceduta dalla Santa Messa celebrata alle sei del mattino, in riva al mare, di fronte al sole nascente. L’alba di un nuovo giorno simboleggiava la risurrezione con Cristo dei centottanta giovani che hanno partecipato alla “Vacanza carismatica”. Da risorti con il Risorto, in un tempo comunitario e personale “vocazionale” molto intenso, condotto da Salvatore Martinez, i giovani hanno ricevuto il mandato ad andare e annunciare il kèrygma. Al termine, Raffaella, Davide e i delegati regionali hanno consegnato a ogni giovane un “sigillo” simbolico: un segnalibro decorato, con un girasole che ricordava di volgere lo sguardo al Signore che “fa nuove tutte le cose” (cf. Ap 21, 5).
Questa Parola rappresenta il compimento di un cammino profetico, formato da strade diverse raccordate tra loro: le relazioni, i momenti esperienziali già descritti, le omelie dei sacerdoti che hanno celebrato le Sante Messe, le preghiere comunitarie carismatiche. Queste ultime hanno guidato i presenti attraverso un percorso di risurrezione: da una nuova conoscenza di Dio alla missione evangelizzatrice, attraversando su ali d’aquila vie spianate e deserti fioriti, senza timore delle tempeste della vita.
Amati, toccati, guariti, trasfigurati, unti, eletti, inviati: ecco, in poche parole-chiave, l’esperienza vissuta dai giovani che hanno condiviso questo tempo di spiritualità, comunione e fraternità.
Grazie, Signore, per aver rinnovato e illuminato gli occhi di tutti i cuori. Grazie, Signore, per l’Amicizia con cui ci ami e con cui ci insegni ad amarci gli uni gli altri.
Gesù è il Signore! Alleluja!
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