Mercoledì 20 dicembre 2023
X Edizione dei Pranzi di Natale “stellati” per i detenuti e le detenute degli Istituti penitenziari italiani
L’Associazione Prison Fellowship Italia onlus, in collaborazione con il Rinnovamento nello Spirito Santo, Fondazione Alleanza del RnS e il Ministero della Giustizia, si appresta a festeggiare, in un modo speciale, la X Edizione dell’evento “L’ALTrA Cucina… per un Pranzo d’Amore”. Mercoledì 20 dicembre, infatti, in prossimità del Santo Natale, entreremo in 29 Istituti penitenziari italiani per condividere, con oltre 4000 detenuti e detenute, un gesto d’amore nel segno della solidarietà. Un Pranzo di Natale “regale” perché a realizzarlo con le loro brigate saranno, ancora una volta, chef stellati e cuochi dell’alta cucina, e a servirlo, con generosità e partecipazione, volti noti del mondo dello spettacolo, dello sport, dell’arte e del giornalismo. A dare un sapore speciale a questo Pranzo di Natale, gli ospiti seduti a tavola: unicamente i detenuti e (dove consentito) le loro famiglie.
Per questa X Edizione hanno confermato la loro adesione all’evento di Natale i seguenti istituti penitenziari: Roma Rebibbia (sez. femminile), Milano Opera, Torino, Alessandria, Aosta, Napoli Secondigliano, Nisida minorile (NA), Salerno (sez. femminile), Eboli (SA), Aversa (CE), Avellino sez. (maschile e femminile), Ariano Irpino (AV), Bologna (sez. maschile e femminile), Castelfranco Emilia (MO), Parma, Firenze minorile, Massa, Teramo (sez. femminile), Pesaro, Castrovillari (CS), Palmi (RC), Paola (CS), Vibo Valentia, Cagliari minorile, Lanusei (NU), Palermo, Benevento minorile.
Chef stellati, maestri di cucina, osti o cuochi dell’alta cucina del nostro Paese: sono moltissimi coloro che hanno accettato di mettere a disposizione la loro arte culinaria e le loro competenze per compiacere migliaia di palati: Fulvio Pierangelini, Domenico Iavarone, Davide Pezzuto, Gaetano Alia e Luigi Ammirati, Nino Rossi, Carmelo Fabbricatore, Maurizio e Armando Sciarrone, Marco Contrada, Marianna Vitale, Filippo La Mantia, Carlo Catani, Francesco e Barbara Dall’Argine, Luca Zavattini, Nicole Zerbini, Cesare Battisti e Eugenio Boer, Marco Sorbini, Matteo Baronetto e Guido Perino, Domenico Sorrentino, Michelina Fischetti e Serena Falco, William Pitzalis e Piero Ditrizio, Dario Picchiotti, Antonio Morelli, Angelo Fabozzo, Carmelo Criscione, Niccolò Palumbo, Ivan Milani, Ornella Cursi, Luigina Voyat, Samuele Riva, Roberto Vasori, Sergio Ruocco e Antonio Iarrobino, Marco Rispo, Alberto Bettini e Francesco Vincenzi, Stella Doa ed Ercole Monni, Ciro Del Luongo, Unione Cuochi della Valle d’Aosta, Unione Cuochi della Campania.
A imbandire le tavole di 29 istituti, 1200 volontari e, a servire le portate (oltre 12.000 pasti), decine di artisti. Tra questi: Jalisse (Fabio Ricci e Alessandra Drusian), Giovanni Caccamo, Paolo Mengoli, Antonio Mezzancella, Marco Giallini, Edoardo Bennato, Gian Luigi Nuzzi, Sabrina Scampini, Nunzia De Girolamo, Raimondo Todaro, Marco Capretti, Little Tony Family (Cristiana Ciacci e Angelo Petruccetti), Alda D’Eusanio, Rossella Brescia, Ilaria Grillini, Angela Missoni, Luca Abete, Gianluigi Paragone, Alberto Bertoli, Rino Ceronte, Luca Pugliese, Fabrizio Coniglio, Andrea Segré, Renzo Sinacori, Emanuele Fasano, Diego Nicolosi (Papillon), Stefano Jurgens, Roppoppò (il cantastorie Franco Palumbo), Carmine e Valerio Farago, le comiche Alessandra Ierse e Nadia Puma, Gianni Astone, Vincenzo Emmanuello, Niccolò Torielli, Eddy Mirabella, Daniela Mudu, Rachele Sangiuliano, DJ Ringo (Rocco Anaclerio), Massimo Mattia, Antonio Fulfaro, Zorama, Luca Sepe, Laura Grispo, Gianpiero Perone, Massimo De Rosa, Nicoletta Dale, Rossella Faa, Ottavio Demontis, Zorama, Luca Sepe, Vittorio Rendina, Pierfrancesco Criscitiello (in arte Pjero), Mariano Grillo, Pasquale Palma, Benito Urgu, e molti altri artisti. A Rebibbia femminile, saranno presenti anche il Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia, il sen. Andrea Ostellari, e la dott.ssa Neris Cimini, Dirigente penitenziario, Direttore dell’Ufficio I dell’Ufficio del Capo Dipartimento.
Ormai da dieci anni, questo evento straordinario ci conferma che il bene sprigiona il bene, guarendo molte ferite dell’anima e favorendo l’integrazione tra il “mondo fuori” e il carcere, come ha asserito anche il presidente di PFIt, Marcella Reni: «Dieci anni di Pranzi con i detenuti. Dieci anni di “alta cucina”, dieci anni di “altra cucina”, con chef stellati, nomi illustri della gastronomia italiana. Solo per fare qualche nome: Heinz Beck, Cristina Bowerman, Matteo Baronetto, Perbellini, Apreda… Potrei citarne tantissimi ma rischierei di dimenticarne qualcuno. Da dieci anni stiamo con i detenuti, con diverse iniziative e in particolar modo a Natale perché l’errore è errore, il reato commesso rimane reato ma la dignità dell’uomo rimane inviolabile. E con questi pranzi, dove i “primi” servono gli ultimi, noi vogliamo sottolineare questa grande dignità che nessuno può togliere. Questa vicinanza, queste dieci edizioni di “alta cucina”, che è anche “altra cucina” per l’obiettivo d’amore che persegue, serve anche a noi. Serve a tutti noi per ritrovare quello spirito di bene che deve caratterizzare il nostro Natale».
Questa edizione dei Pranzi di Natale presenta molte novità. Per la prima volta, un istituto scolastico contribuirà economicamente alla realizzazione dei Pranzi. Si tratta del Liceo classico “Bernardino Telesio” a Cosenza che ha raccolto e devoluto la quota di mille euro per coprire parte delle spese dei Pranzi di Natale della Regione Calabria.
Con l’intervento del prof. Andrea Segrè, ordinario di Economia circolare e politiche per lo sviluppo sostenibile all’Università di Bologna, i Pranzi di Natale diventano anche un’occasione per sensibilizzare sul tema dello spreco alimentare. Il Pranzo di Natale a Bologna, infatti, verrà realizzato da Filippo La Mantia in parte con il cibo recuperato dagli sprechi, grazie alla campagna pubblica di sensibilizzazione “Spreco Zero” (sprecozero.it), un progetto di Last Minute Market- Impresa Sociale, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari (DISTAL) Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.
Inoltre, per la prima volta, il Pranzo di Natale (a Torino) sarà servito alla sezione dei “Sex offender”, di detenuti, cioè, che hanno commesso crimini a sfondo sessuale, solitamente reclusi in aree isolate e protette. Sempre nel carcere di Torino, oltre ai comici, si esibiranno per la prima volta i Stardust, un gruppo musicale nato dal progetto “La Musica che gira dentro”, sviluppato con alcuni detenuti dell’Istituto. I costumi e le scenografie sono frutto del lavoro di un secondo progetto, il “Laboratorio Riuso dello Scarto” che ha coinvolto altri reclusi.
Nella sez. femminile della Casa circondariale di Teramo, la giornalista Lisa Di Giovanni, in partnership con Fabio Gimignani, della Jolly Roger Editore, omaggerà le detenute con dei libri di saggistica, romanzi, thriller ecc. Un dono, dunque, che diventa anche strumento di formazione e crescita personale. Inoltre, come direttore de “La Finestra sul Gran Sasso”, Lisa Di Giovanni regalerà alle donne dell’istituto delle copie del semestrale.
Altro tratto distintivo, il contributo di molte associazioni e fondazioni, tra cui Tempi di Recupero, Organizzazione no profit Manalive, Fondazione Severino, Coldiretti, Unione Cuochi della Valle d’Aosta, Unione Cuochi della Campania, Last Minute Market – Zero Spreco ecc.
I Pranzi di Natale saranno preceduti da una Conferenza stampa, martedì 19 dicembre presso la Sala Pia dell’Università Lumsa, in via di Porta Castello, 44, alle ore 11.45.
Note organizzative per i giornalisti che intendono partecipare all’evento:
I giornalisti iscritti all’Albo e in possesso di regolare tesserino possono accedere al carcere senza previa richiesta di autorizzazione. Tuttavia, è gradita la segnalazione dell’eventuale presenza, della testata di riferimento e del carcere di interesse. Per coloro che non sono iscritti all’albo (fotografi, cameramen e altre categorie), sono richiesti l’invio di copia di un documento d’identità (in corso di validità), e la dichiarazione scritta dell’attrezzatura con cui si intende accedere all’istituto. Inviare tutto a [email protected] o su WhatApp al cell. 3394590180. Non è ammesso entrare in carcere con il cellulare.
Per info:
Daniela Di Domenico
Ufficio Stampa Prison Fellowship Italia
cell. 3394590180 – [email protected]
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