Quando la famiglia sembra sprofondare nelle tenebre, Gesù insegna la forza della preghiera, e se i genitori pregano insieme per i propri figli, la preghiera è ancora più potente.
Ho 53 anni e faccio parte del gruppo “Divino Amore” di Fusignano. Mi preme dire assolutamente una cosa: io amo Gesù e lo ringrazierò sempre per aver salvato me e la mia famiglia.
La mia conversione è stata molto lenta. Ho sempre creduto pienamente nell’esistenza di Dio sin da piccola e ho sempre sofferto profondamente per la passione di Gesù. Ma nonostante ciò non credevo nella Chiesa. Solo quando la mia vita si è trovata di fronte a un baratro, ho chiesto aiuto a Dio. E da allora è iniziata la mia conversione, attraverso l’intercessione di Maria. Ma ciò non bastava e mi sentivo vuota, come se qualcosa mi mancasse. Pur essendo vicino a Dio, sentivo dentro di me, nel profondo del mio cuore, di essere lontano da lui. Ritrovandomi nella disperazione assoluta, ho accettato l’invito di Claudia, una sorella del gruppo, pensate, dopo un anno che mi era stato rivolto! Stavo vivendo il momento peggiore della mia vita. Mio figlio, che all’età di 18 anni aveva cominciato a fumare eroina, e che sembrava ne fosse uscito, vi era ricaduto dopo che il suo amico si era suicidato, impiccandosi. E da lì è cominciato il nostro calvario: è diventato dipendente da crack. La tossicodipendenza è la cosa peggiore che può capitare a una famiglia: la distrugge. Ma attraverso il Rinnovamento, Dio mi ha ridato la speranza, mi ha ridato la pace. Soprattutto mi ha dato la forza per combattere; sì, perché la vita è solo un pellegrinaggio, pieno di ostacoli, tutto in salita.
Nel RnS ho trovato Dio in me, attraverso lo Spirito Santo. Uno Spirito che vive, che si muove, che rigenera; uno Spirito sempre presente che non ti abbandona mai, il compagno della nostra vita.
Dopo aver ricevuto la preghiera per una nuova effusione dello Spirito il 15 ottobre 2023, è stato tutto un crescere e un divenire. Tutti i giorni mi alzo e la prima cosa che penso è Dio. È in me la necessità di pregare, di congiungermi a Dio attraverso la sua Parola. È nata in me l’esigenza di cibarmi di Lui: la mia vita è piena di Lui, che è vita, vita vera. È fondamentale una cosa: ho cominciato a pregare con mio marito per la salvezza di mio figlio. Credetemi, mio marito non prega mai, o per lo meno non lo fa davanti a me. Faccio presente che una sorella del Rinnovamento, il giorno in cui ho ricevuto la Preghiera di effusione, mi ha detto che i genitori pregano insieme per i figli e, se lo fanno, la preghiera è più forte. Ed è così. Ve lo posso garantire! Mio figlio ne è uscito. Un giorno mi ha detto: «Mamma, se ripenso a quello che succede dopo, mi viene da vomitare». Questo è un miracolo perché da oggi, mio figlio non fuma più crack… e sta ricostruendo la sua vita.
Dio i miracoli li fa, basta che noi ci crediamo e perseveriamo nella preghiera. Soprattutto non dobbiamo mai distogliere il nostro sguardo da Dio. Mai! Anche quando sembra che tutto stia andando a rotoli, perché lui nel silenzio ti conduce, ma con i suoi tempi, non con i nostri! Grazie Gesù, perché attraverso il tuo sacrificio ci hai salvato e ci hai liberato dal peccato!
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