“L’ALTrA Cucina… per un Pranzo d’Amore”
9^ EDIZIONE
Martedì 20 dicembre 2022 in 21 Istituti penitenziari d’Italia
Comunicato stampa
Dopo gli ultimi anni condizionati dalla pandemia, per la 9^ edizione torna in tavola la solidarietà promossa da “L’Altra Cucina… per un Pranzo d’Amore”, l’Iniziativa realizzata da Prison Fellowship Italia (www.prisonfellowshipitalia.it/), Rinnovamento nello Spirito Santo (www.rinnovamento.org) e Fondazione Alleanza del RnS (https://www.fondazionealleanza.org).
Da otto anni, all’interno di alcune Carceri del nostro Paese, in occasione del Natale vengono tradizionalmente organizzati dei pranzi del tutto speciali, con Chef stellati che si cimentano ai fornelli preparando pietanze gourmet per chi vive la dolorosa esperienza della detenzione. Ai tavoli, assieme a circa 600 volontari del RnS, prestano il proprio servizio numerosi testimonial del mondo dell’arte e dello spettacolo, della musica, del giornalismo e dello sport che si esibiscono per intrattenere i commensali e sprigionare il bene in una festa davvero speciale. In totale si prevedono 6000 pasti serviti.
Per il 2022, nel rispetto delle normative anti contagio da Covid-19, i “Pranzi d’Amore” sono in programma per martedì 20 dicembre 2022, a favore dei detenuti, delle detenute e dei loro familiari di 21 Carceri italiane: Milano (Opera), Roma (Rebibbia), Torino (Lorusso e Cutugno), Firenze, Massa, Bologna, Modena, Castelfranco Emilia, Pesaro, Napoli (Secondigliano), Salerno, Avellino, Aversa, Bari, Palmi, Vibo Valentia, Palermo (Pagliarelli), Siracusa, Cagliari, Nuoro e Lanusei.
Ripercorrendo le passate edizioni dei “Pranzi”, si ricorda che il primo Chef a dare particolare “sapore” all’iniziativa, a Rebibbia, fu Filippo La Mantia, che con la reclusione ebbe un’ingiusta esperienza: La Mantia fu infatti liberato il 24 dicembre e proprio in questa data scelse di cucinare per le donne dell’Istituto penitenziario romano nel segno della speranza.
La proposta, come noto, prese poi forma estendendosi poi ad altre carceri italiane, coinvolgendo molte firme della gastronomia, come Heinz Beck Cristina Bowerman, Tommaso Arrigoni, Giampiero Colli, Anthony Genovese, Gianfranco Pascucci e Anna Maria Palma, solo per citarne alcuni. Altrettanto generosa è stata poi la convinta adesione con cui hanno partecipato volti noti del cinema, cantanti e comici che hanno aderito all’evento solidale attraverso divertenti performance, tra i quali: Ficarra e Picone, Nek, Sebastiano Somma, Niccolò Torielli, I Cugini di Campagna, Edoardo Bennato, Lorella Cuccarini, Pamela Villoresi, Luca Barbarossa, Annalisa Minetti, Franco Nero, Max Diotallevi, Beatrice Bocci, Alessandro Greco, Beatrice Fazi, Nancy Brilli, Mariella Nava e altri.
Anche quest’anno è prevista la partecipazione di personaggi noti, oltre a Vescovi, Cappellani e sacerdoti che, assieme ai Responsabili e ai volontari del RnS, presenzieranno alla conviviale.
«La pandemia ci ha fatto esperimentare cosa significhi essere privati della libertà e al contempo ci ha fatto riscoprire quanto valgano gli affetti di casa. Il mondo carcerario è la permanente fotografia di questo duplice bisogno, che esplode in noi proprio quando viene meno. Ricordarsi dei carcerati non è solo un atto di misericordia, ma è anche un risvegliare la coscienza sociale sopita dinanzi alle tante ingiustizie del nostro tempo, che continua a generare poveri, vittime e prigionieri. Nessuno è così alle strette nel cuore da non potersi fare carico dell’altro: con i Pranzi di Natale è la società civile tutta che ha un sussulto di responsabilità nella costruzione di quel futuro di pace e fraterno che tutti auspichiamo». Questa la dichiarazione di Salvatore Martinez, Presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo.
«Il “Pranzo d’Amore dell’ALTrA cucina” nasce non solo per fare il bene, ma per farlo bene, quindi i piatti saranno stellati e i camerieri che indosseranno il grembiule del servizio hanno tutti volti noti. La giustizia riparativa di cui tanto si parla non riguarda solo vittima e colpevole. Spesso è la società civile che ha il dovere morale di “riparare” per le tante omissioni, l’indifferenza colpevole e l’individualismo egoista. Questa Iniziativa nasce proprio con questa intenzione di riparazione», afferma Marcella Reni, Presidente di Prison Fellowship Italia Onlus.
Notevole lo sforzo organizzativo ed economico richiesto per la realizzazione di questa Iniziativa “stellata”, con l’impegno da parte di produttori e sostenitori diretti a donare una giornata diversa a chi affronta la prova della reclusione nel segno della misericordia, richiamando le parole pronunciate da Papa Francesco il 19 gennaio 2022, in occasione di un’Udienza generale sono stati appositamente citati i carcerati e le carcerate: «Senza una rivoluzione della tenerezza rischiamo di rimanere imprigionati in una giustizia che non permette di rialzarsi facilmente e che confonde la redenzione con la punizione. È giusto che chi ha sbagliato paghi per il proprio errore ma altrettanto giusto che chi ha sbagliato possa redimersi. Non può esserci condanna senza una finestra di speranza».
Lo stesso Santo Padre, proprio in questi giorni, in vista del Santo Natale, ha inviato una lettera a tutti i Capi di Stato – come riferito da una nota del Vaticano – invitandoli «a compiere un gesto di clemenza verso quei nostri fratelli e sorelle privati della libertà che essi ritengano idonei a beneficiare di tale misura, perché questo tempo segnato da tensioni, ingiustizie e conflitti, possa aprirsi alla grazia che viene dal Signore».
Roma, 16 dicembre 2022
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