Celebrazione in Coena Domini con Papa Francesco nella sezione femminile di Rebibbia

Casa Circondariale di Rebibbia (RM), 28 marzo 2024

In occasione della Santa Messa in Cœna Domini, che sarà celebrata dal Santo Padre Giovedì Santo, alle 16.00, in forma privata, presso la Casa Circondariale femminile di Rebibbia, a Roma, le Associazioni Prison Fellowship Italia e Rinnovamento nello Spirito Santo sono chiamate a prendere parte a questo evento straordinario della Chiesa cattolica.

Su invito della direttrice dell’Istituto, la dott.ssa Nadia Fontana, il Rinnovamento nello Spirito (RnS) sarà presente con un ristretto numero di elementi della Corale nazionale per sostenere, con la musica e il canto, il coro delle detenute durante la Celebrazione, mentre a rappresentare Prison Fellowship Italia (PFIt) sarà Marcella Reni, presidente dell’Associazione.

Nella mattinata del primo giorno del Triduo Pasquale, papa Francesco celebrerà la Messa del Crisma nella Basilica di San Pietro, con i sacerdoti che rinnoveranno le loro promesse. Poi, alle 16.00, si recherà nella Casa circondariale femminile di Rebibbia per incontrare le detenute e gli operatori dell’istituto penitenziario, celebrare la S. Messa e compiere il rito della Lavanda dei piedi, segno del totale donarsi di Dio all’umanità. Il Pontefice, dunque, ha scelto ancora una volta di presiedere la Messa dell’Ultima Cena del Signore in un luogo fortemente simbolo di sofferenza e privazione.

È proprio qui, nei luoghi dove si fa esperienza del dolore e dell’isolamento dai propri cari, che assume più significato e valore il sapersi donare. Un gesto, dunque, quello della Lavanda dei piedi, che restituisce tutto il senso più profondo del servizio, come quello che da anni, spesso silenziosamente, anche PFIt svolge all’interno di molte carceri italiane. Da oltre 15 anni attiva all’interno del mondo carcerario e vicina alle vittime di reato con diverse iniziative, PFIt è la più grande associazione di ministeri nazionali cristiani che opera nel campo della giustizia criminale, attraverso progetti di giustizia riparativa. Cuore di questo ministero sono i volontari, per la maggioranza appartenenti al movimento carismatico del RnS.

Marcella Reni, presidente di PFIt, esprime tutta la sua gratitudine e gioia nel poter condividere, in preghiera, la solennità di questa Celebrazione: «Papa Francesco, in questo Giovedì Santo, si china ancora una volta sulle infermità, sui piedi polverosi e stanchi; si china ancora una volta sul peccatore mostrandoci che “l’uomo non è mai il suo peccato”, è molto di più, rivestito di una dignità intangibile. Papa Francesco, nonostante la sua infermità, nonostante la sua debolezza, ci insegna che la Chiesa è sempre in ascolto di tutti, non abbandona nessuno, nessuno è mai ultimo, tutti sono ugualmente belli e degni davanti agli occhi di Dio. Per noi sarà un privilegio essere a Rebibbia con i nostri musicisti e cantori della Corale del Rinnovamento nello Spirito Santo che, anche come volontari, da anni entrano nelle carceri per dare un aiuto a tutte quelle persone che vivono il dramma della reclusione. Ma saremo lì anche per sostenere con la nostra preghiera il Papa che, sebbene sofferente, non rinuncia ad esercitare paternamente e teneramente il suo ministero pontificio».

Anche Giuseppe Contaldo, presidente nazionale del RnS, sottolinea l’importanza di servire e del farsi dono agli altri: «Lavare i piedi all’altro, compiere gesti di amore e misericordia come ha fatto Gesù nell’Ultima Cena non è “un gesto folclorico” ma l’immagine dell’amore di Dio. Un gesto che, se fosse compreso in profondità, spingerebbe i cuori ad aiutarci l’un l’altro.

Gesù si alzò da tavola mentre i discepoli stavano seduti; depose i suoi vestiti per poter compiere tutto con maggiore libertà; si cinse con un asciugatoio, mostrandosi così pronto a servire, aiutare e beneficare; versò dell’acqua nel catino ed Egli stesso servì in piena umiltà, mettendosi in ginocchio davanti ai piedi dei suoi discepoli e amici. Da solo fa tutto questo: da solo versa l’acqua, da solo lava, da solo asciuga! A tutti offre un segno del suo amore. Ancora oggi Gesù si alza e viene verso ciascuno di noi con il catino, l’acqua e l’asciugatoio. Lo stesso avverrà domani nel gesto della lavanda dei piedi che papa Francesco compirà verso le detenute del carcere di Rebibbia. Cristo si farà prossimo a queste nostre sorelle. E con infinita gioia, il Rinnovamento nello Spirito Santo e Prison Fellowship Italia con alcuni volontari saranno presenti animando con canti e musica la Celebrazione eucaristica».

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