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I cinque Incontri sugli Annunci kerigmatici
di Francesca Cipolloni

Comunione, Comunità ed Evangelizzazione (26 maggio 2021)

“Comunione, Comunità ed Evangelizzazione”. Questo il tema del quinto annuncio kerigmatico svoltosi mercoledì 26 maggio 2021, come sempre nel format di 70 minuti trasmesso in diretta sui canali Social del Rinnovamento. Relatrice dell’ultimo appuntamento, collegata da Verona, è stata suor Elena Bonetti, suora di Gesù Buon Pastore, biblista, autrice e formatrice già ospite del Rinnovamento in diverse occasioni. L’introduzione dell’incontro è stata affidata ad Amabile Guzzo, Direttore nazionale del RnS, seguita dalla lode comunitaria, a cura dell’Equipe regionale Servizio Musica e Canto del RnS. Queste le tre Parole scelte come guida: “Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo”(1 Gv 1, 3); “La moltitudine di coloro che erano venuti alla fede aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro comune. Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore” (At 4, 32- 33); “Il nostro vangelo, infatti, non si è diffuso fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con potenza e con Spirito Santo e con profonda convinzione, come ben sapete che siamo stati in mezzo a voi per il vostro bene. E voi siete diventati imitatori nostri e del Signore, avendo accolto la parola con la gioia dello Spirito Santo anche in mezzo a grande tribolazione” (1 Ts 1, 5-6). Dopo l’invocazione dello Spirito, Suor Bonetti ha esordito spiegando come «lo Spirito del Risorto ci consegna queste tre parole costitutive della vita cristiana: “comunione, comunità ed evangelizzazione”. Tre realtà intimamente connesse, dove l’una genera l’altra, secondo la creatività dello Spirito. Parliamo, cioè, di una comunità che si fa evangelizzatrice nella potenza dello Spirito Santo, sollecitata da Cristo, che è speranza viva tra noi, e incessantemente provocata dallo Spirito stesso a farsi annuncio perchè tutti siano partecipi della vita divina e della gioia che da essa trabocca». «Vi invito ora ad ambientarci spiritualmente nel Cenacolo – ha aggiunto la religiosa, commuovendosi con sincero coinvolgimento –, sentiamoci qui, seduti a tavola con quel Gesù che si dona come sacrificio di comunione e di perenne alleanza. La relatrice ha ripreso i singoli brani, evidenziando che «il primo piano è l’esperienza diretta che coinvolge il “noi-ecclesiale”, fondata sui testimoni oculari, i discepoli, attraverso i quattro verbi sensoriali. Questa esperienza fonda la comunione-comunità, testimoniando ciò che noi abbiamo udito e toccato: pertanto, non si può tacere ciò di cui abbiamo fatto esperienza. In primis,  dunque, è la Chiesa che comunica il Vangelo. È bello allora pensare che le nostre comunità hanno la loro fonte sorgiva proprio nella comunità trinitaria, laddove l’unico Dio esiste in tre persone, tutte sono in ciascuna e ciascuna in tutte. La dimensione trinitaria è la fonte e il compimento di tutto, perchè siamo immersi in questo mistero di comunione: il Padre ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito. Così, la comunità cristiana non può tacere un dono così grande ricevuto, passando dalla comunione alla comunità e, di conseguenza, alla comunicazione evangelizzatrice». Quindi, il riferimento al secondo testo biblico, tratto dagli Atti: «Si parla di una moltitudine, dove tutto era in comune: è il canto della fraternità, a mostrare come fosse bello il vivere insieme, un cuor solo un’anima sola, cifra emblematica per delinerare una amicizia spirituale vissuta nel Kirios, il Signore. La comunità originaria diventa pertanto un segno esemplare per tutte le successive comunità cristiane, in cui lo Spirito crea armonia, unendo le diversità, e dove le povertà vengono superate dalla solidarietà, secondo una vera koinonia». Emerge, inoltre, «una stretta connessione tra comunione, comunità e missione. Oggi nelle nostre Chiese si ode come un lamento: soffriamo l’isolamento e l’incapacità di trovare nuove vie di evangelizzazione. Certamente i quadri delle comunità appena nate non offrono soluzioni pratiche, ma mostrano la forza irradiante in cui si svelano l’azione e la presenza del Cristo Risorto. La missione, prima di tutto, è caratterizzata dalla capacità di irradiazione che promana dalla vita della comunità. Se ci impegniamo, con coraggio, a costruire autentiche comunità cristiane, allora la comunicazione della fede avverrà per contagio, poiché la qualità di vita dei credenti è già una testimonianza di fronte al mondo».  Infine, il terzo passo, «tra i più antichi del Nuovo testamento, dove san Paolo fa memoria di come il Vangelo si è diffuso non solo per mezzo della Parola, ma tramite la potenza dello Spirito Santo. È lo Spirito stesso, difatti, che conferisce efficacia alla evangelizzazione. La Parola imbevuta dello Spirito genera uomini e donne nuovi che, lasciandosi trasformare, diventano evangelizzatori, evangelizzatrici in grado di accogliere la verità con gioia nonostante le difficoltà, ad immagine degli Apostoli. Non dimentichiamoci mai che lo Spirito Santo è gioia che sa convivere con le lacrime della tribolazione». Sono stati poi Fulvio Dalpozzo, Coordinatore del RnS Piemonte e Valle d’Aosta, e Massimiliano Di Tillio, Delegato dell’Ambito Seminari in Abruzzo, a moderare la condivisione, intensa e partecipata, grazie alle varie domande arrivate via Whapp, legate anche alla vita del Movimento e, in particolare, alla realtà comunitaria e carsimatica e al discernimento. Il Direttore Guzzo ha quindi presentato la testimonianza da parte di Rosa: dalle sue parole, la dimostrazione di come la preghiera della comunità può aiutare a superare le prove della vita. In chiusura, come sempre ispirata dalle parole della Beata Elena Guerra, la preghiera conclusiva a cura di don Michele Leone, Consigliere spirituale nazionale del Rinnovamento, con lo “sguardo” già rivolto alla Effusione che si svolgerà all’interno della imminente 43^ Convocazione Nazionale dei Cenacoli, Gruppi e Comunità del RnS in programma per il 29 e 30 maggio presso la Sede Nazionale di Roma.

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