L’effigie di Maria che tradizionalmente accompagna gli eventi sembra davvero vegliare sulla grande famiglia del Rinnovamento, specialmente nella festività dell’Immacolata Concezione, in cui si è conclusa la 48^ Conferenza nazionale Animatori, iniziata il 6 dicembre al Palacongressi di Rimini sul tema “Camminiamo secondo lo Spirito!” (cf. Gal 5,25). A far pervenire un saluto – oltre ai cardinali Zuppi e Grech e a monsignor Fisichella – è stato Papa Francesco, che in un telegramma a firma del card. Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, con la «benedizione apostolica» incoraggia i partecipanti «a perseverare nella fedele adesione a Cristo e nell’amore alla Chiesa, testimoniando il Vangelo con rinnovato ardore missionario, così da suscitare la speranza nei cuori appesantiti dalla tristezza e in chi fatica a trovare la luce della vita». Guardando al Giubileo 2025 alle porte e proseguendo il cammino sinodale, nelle tre giornate si sono avvicendati relatori che hanno saputo motivare i responsabili del RnS ad attuare il mandato come pellegrini di speranza, sui passi dell’evangelizzazione e del servizio pastorale. Come don Vito Impellizzeri, preside della Facoltà Teologica di Sicilia, che nella seconda relazione della Conferenza ha invitato l’assemblea a «stipulare dei patti di somiglianza con chi odora di Vangelo, suscitando il ricordo e, dunque, il desiderio di Gesù» e a farsi «laboratori comunionali di reti di salvezza per l’umanità: questa è la nostra responsabilità di cristiani», perché «il nostro compito è diventare trasparenza non gestori di Dio: non esiste una compagnia telefonica della fede che permette la gestione del Padre». L’Eucaristia del sabato è stata presieduta dal card. Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi. Riprendendo le parole del Santo Padre e citando il beato Pier Giorgio Frassati, ha spiegato che «credere in Gesù significa seguirlo, come hanno fatto i primi discepoli. E significa nello stesso tempo evitare la strada opposta, quella dell’egoismo, del cercare il proprio interesse. Lo Spirito è la guida di questo cammino sulla via di Cristo, un cammino stupendo ma anche faticoso, che comincia nel Battesimo e dura per tutta la vita». Oltre ai momenti di fraternità e preghiera non sono mancati gli interventi del Comitato nazionale di Servizio a ‘raccontare’ il dinamismo del Movimento, mentre ad accendere gli animi nella sessione pomeridiana sono state due testimonianze d’eccezione per indicare la via della santità. Prima Antonia Salzano, madre di Carlo Acutis, che diverrà santo il prossimo 27 aprile durante il Giubileo degli adolescenti: «Se apriamo il cuore a Cristo – ha affermato – diventiamo tutti straordinari. Voi giovani dovete essere la luce del mondo e il sale della terra, ciascuno di noi può farsi santo in questa battaglia che è la vita. Attraverso i sacramenti, in comunione con Gesù, diventiamo tabernacoli viventi e anime eucaristiche». Poi suor Maria Laura Quattrini, Madre generale delle Suore Oblate dello Spirito Santo, che ha ricordato l’esempio della lucchese santa Elena Guerra, canonizzata il 20 ottobre scorso, che nel suo diario personale asseriva: «La solennità di Pentecoste è il vero rinnovamento, poiché il medesimo Spirito che visibilmente discende sulla Chiesa nascente, continua a discendere invisibilmente nei fedeli per accendere nei loro cuori il divino amore». Le conclusioni dei lavori sono state affidate al presidente del RnS Giuseppe Contaldo che ha esortato gli animatori di ogni regione «a continuare nello stile sinodale che attraversa tutta la vita del RnS perché mediante l’ascolto dello Spirito che parla attraverso gli ultimi, i piccoli e i semplici a tutti i livelli, possiamo comprendere dove egli vuole condurci», lasciando sempre aperta la domanda su «come il RnS risponde ancora oggi, nel concreto, nell’essere profeticamente una chance per la Chiesa e per la nostra umanità, come sottolineò il Santo Papa Paolo VI agli albori della nostra nascita».
Fonte: Avvenire
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