Viaggio nelle Diocesi: Ariano Irpino-Lacedonia e Avellino

INCONTRO INTERDIOCESANO: ARCIDIOCESI DI BENEVENTO, DIOCESI DI ARIANO IRPINO-LACEDONIA E AVELLINO

Un impegno missionario ed ecumenico per l’Anno giubilare

Il viaggio tra le Diocesi in cui, in pieno “stile sinodale”, si è svolta la 45^ Conferenza Nazionale Animatori (26-28 novembre 2021), prosegue stavolta in Campania, con l’incontro interdiocesano che ha visto protagonisti i Cenacoli, Gruppi e Comunità di Benevento, Ariano Irpino-Lacedonia e Avellino. Due giornate condivise all’insegna della fraternità autentica e della preghiera, scandita soprattutto dai momenti di Adorazione eucaristica, con il desiderio di vivere l’Anno giubilare appena iniziato soprattutto sotto il profilo dell’impegno missionario e secondo una dimensione ecumenica.

La prima giornata della 45^ Conferenza Nazionale Animatori condivisa dalle realtà diocesane di Benevento, Ariano Irpino-Lacedonia e Avellino, è iniziata di buon mattino con l’accoglienza di tutti i fratelli, che sono arrivati in anticipo per garantire il rispetto degli orari e delle norme di sicurezza vigenti. Il sabato 27 novembre è stato ufficialmente aperto con un momento di preghiera presieduto dai responsabili dei Gruppi e delle Comunità delle tre Arcidiocesi e Diocesi convenute. Quindi, subito il collegamento con Fiuggi in ascolto delle relazioni e delle testimonianze condivise. Particolarmente emozionante è stata l’esperienza dei due bastoni “Unione e Benevolenza”, vissuta contemporaneamente con i fratelli presenti al Palaterme. Il pomeriggio è proseguito con la Preghiera comunitaria carismatica e, poi, con i Simposi in cui, nonostante le iniziali “timidezze”, alla fine tutti si sono sentiti coinvolti. La giornata si è conclusa con la Santa Messa presieduta da don Ranieri, reduce dal Ritiro Nazionale per i Sacerdoti svoltosi a novembre ad Assisi. La giornata di domenica si è aperta con un momento di preghiera, seguito dall’Adorazione eucaristica che ha guarito i nostri cuori nel profondo ma, soprattutto, ha ridonato a ognuno quell’entusiasmo che si era intorpidito a causa della pandemia: ci eravamo disabituati, infatti, a una vita di comunione. In questo clima di preghiera e ringraziamento per la ritrovata vicinanza con i fratelli, abbiamo quindi vissuto con profondo trasporto e grande senso di responsabilità il gesto del Patto d’Amore. Il momento di Adorazione aveva già preparato i nostri cuori all’azione dello Spirito Santo, spingendoci a gesti di inaspettata solidarietà. Accompagnati dai referenti dell’area “Vita Associativa”, ci siamo aperti a una nuova e più intensa dimensione della carità fraterna, intercedendo anche per coloro che si trovavano alla ricerca di un’occupazione o attraversavano difficoltà economiche: è stato in quell’esatto frangente che ci siamo riscoperti pienamente solidali con quanti erano in stato di bisogno. La mattinata si è conclusa con la relazione del teologo don Dario Vitali e di Mario Landi, Coordinatore Nazionale del RnS. Insieme ci hanno fatto ripercorrere la storia del nostro movimento e ci hanno permesso di scoprire l’origine post-conciliare del Rinnovamento. Ha affermato don Vitali: «Il Rinnovamento è anche l’unico Movimento frutto dello Spirito suscitato dal Vaticano II, attraverso il recupero della presenza e dell’azione dello Spirito stesso, riaffermando in primis i carismi». La relazione si è conclusa con un invito del teologo a essere, in questo Sinodo, soggetti presenti, vivi e fecondi nelle Chiese locali. Nel pomeriggio, ci siamo lasciati guidare dalla preghiera dei membri anziani del Rinnovamento: lo stupore di vedere i loro volti raggianti mentre lodavano il Signore ci ha colpito a tal punto che in noi, ancora una volta, si è rinvigorito il desiderio di essere perseveranti, in vista della mèta cui dobbiamo tendere. Difatti, la successiva relazione di Marcella Reni e Carmela Romano, Membri del Comitato Nazionale di Servizio, ha rappresentato proprio un fare memoria delle origini, del momento in cui siamo entrati a far parte di questa corrente di grazia. Ci siamo riscoperti carismatici, ossia giubilanti nello Spirito, ma anche dotati di tante capacità da porre al servizio della comunità ecclesiale. In una sola parola: abbiamo acquisito la consapevolezza di essere missionari, ossia di dover avere a cuore la formazione e la conversione dei fratelli. Da ultimo, la relazione conclusiva del Presidente nazionale Salvatore Martinez, che ha ricondotto a unità tutte le diverse tematiche affrontate nei due giorni, prospettandoci i nuovi obiettivi che in questo Anno giubilare siamo chiamati a realizzare, soprattutto sotto il profilo dell’impegno missionario in una dimensione ecumenica, aprendo i Seminari di Vita nuova anche ad altri fratelli cristiani. La Conferenza è terminata con la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Felice Accrocca, Vescovo di Benevento.

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