Discorso del Presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo Salvatore Martinez

Una “conversione digitale”

Come sono vere, nel tempo del coronavirus, le parole di San Paolo: “Il Signore mi ha detto: Ti basta la mia grazia; la forza, infatti, si manifesta pienamente nella debolezza… Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze… quando sono debole, è allora che sono forte” (2 Cor 12, 9-10).

Lo Spirito Santo ci sta esortando a fare di questo grande problema per tutta l’umanità l’occasione per sperimentare la Sua grazia. Ma la grazia di Dio va cercata, favorita, procurata, accolta!

Un “campo nuovo” (cf Ger 4, 3) è dinanzi a noi, preparato da Dio e affidato al nostro lavoro. Qualcosa di nuovo sta germogliando sotto i nostri occhi, come in una gestazione, in un nuovo parto. Stiamo esperimentando un nuovo modo di stare insieme, “costretti” a rinunciare alle nostre prassi comunitarie di sempre. Stiamo provando a riviverle in modo nuovo, senza mediazioni, arrivando direttamente alla gente, alla nostra gente e a tanta altra gente che “simpatizza”, si fida di noi, vede con favore la grande campagna di conversione spirituale dei social media che abbiamo avviato. Un’opera non inferiore al lavoro di aiuto “materiale” di cui il Paese oggi ha bisogno.

I numeri, a conforto, sono impressionanti e ci incoraggiano a proseguire con slancio. Se questa è volontà di Dio, altri importanti esiti si vedranno presto. Solo osando, tentando nuove vie, perseverando nella preghiera, comunicando con cuore sincero affetto e vicinanza, potremo “vedere” la volontà di Dio compiersi.

Stiamo vivendo una “conversione digitale” che sappiamo essere “integrativa” e non “sostitutiva” delle nostre prassi comunitarie. Il Digitus Dei (“Dito di Dio”), noi sappiamo, è lo Spirito Santo. E’ Lui che scrive la storia, è Lui che la orienta, indicandoci sempre vie nuove nel seguire la Via, che è Cristo. E’ Lui che fa della nostra vita il palcoscenico di nuove grazie. Ma guai a dimenticarlo: i miracoli più belli da ricevere sono quelli che nella fede si preparano; poi, ricevuti, vanno amministrati.

In realtà questa “conversione digitale” somiglia più a una rivoluzione! Un “conversione” talmente profonda, veloce, necessaria, funzionale, risolutiva da mettere noi stessi, tutti, in una nuova, gigantesca “rete”, in cui possiamo diventare “pescatori di uomini” (cf Mt 4, 19). 

 Dobbiamo desiderare il meglio, essere uniti, avere strategia. Ciascuno deve diventare non solo “destinatario” del RnS, ma “corresponsabile”, artefice del suo destino come mai prima in passato.

Il vento soffia, la barca si muove: guardiamo lontano, navighiamo in un mare sconfinato, ma teniamo ben ferma la mano sul timone. Lo Spirito, il Digitus del digitale, non ci abbandonerà.

E sarà ancora Rinnovamento!