Si svolgerà da giovedì 21 a sabato 23 marzo 2024 la missione del RnS in Moldavia, che vedrà impegnati il presidente nazionale Giuseppe Contaldo e il consigliere spirituale don Michele Leone.
Come noto, nella capitale Chişinău, presso il Centro di Accoglienza del Rinnovamento dal marzo 2022, all’indomani dello scoppio del conflitto, vennero ospitati circa 20 rifugiati ucraini, subito accolti dalla Fondazione Alleanza del RnS e dalla Fondazione “Regina Pacis” guidata da don Cesare Lodeserto. L’opera di carità fu avviata sotto l’egida della Diocesi cattolica di Chisinau, generando una immediata gara di solidarietà per garantire il sostentamento, l’accompagnamento e la socializzazione di quanti hanno dovuto lasciare la martoriata Ucraina.
Nelle tre giornate è previsto l’incontro in Episcopio con S. E. Mons. Anton Coşa, Vescovo di Chişinău, e con alcuni sacerdoti della comunità locale (padre Igor Plevschi, don Jacek Puk, don Vasile Cohanovschi e don Daniel Medves). Quindi, la visita a Rebnita, l’incontro con don Tadeusz Majerowschi e la Celebrazione della Santa Messa. Nel corso della missione, verrà visitata anche la struttura del RnS, dove la Presidenza incontrerà Ludmila Militaru, presenza storica del Rinnovamento nello Spirito Santo nel Paese moldavo, e la Fondazione “Regina Pacis”.
Dichiara il presidente Contaldo alla vigilia della partenza: «I poveri sono da sempre i prediletti del Signore, dunque è proprio ai poveri dai molteplici volti che intendiamo rivolgere la nostra priorità: una priorità che chiede a gran voce la speranza e la salvezza che soltanto Cristo può dare. Dal 14 marzo 2002, su esplicito mandato di San Giovanni Paolo II, nella capitale di Chişinău è attiva la missione del RnS, che si pone in prima linea a sostegno di questa speciale porzione di popolo di Dio. Papa Francesco ci esorta ad avere occhi capaci di vedere nei poveri «la carne di Cristo» e noi pertanto siamo chiamati a toccare la sua carne per “comprometterci”, in prima persona, in un servizio che è autentica evangelizzazione. La promozione, anche sociale, dei poveri non è un impegno esterno all’annuncio del Vangelo: al contrario, in esso si manifestano il realismo della fede cristiana e la sua validità storica. Saranno giorni di straordinaria grazia che mi preparo a vivere accompagnato dal Consigliere spirituale nazionale, sapendo che la vicinanza a questi nostri fratelli e sorelle vuol dire accostarsi concretamente all’umanità di Gesù. Con questo atteggiamento, quindi, ci mettiamo in viaggio per ascoltare le testimonianze che raccontano l’opera che lo Spirito Santo sta compiendo in questa terra di missione e che il RnS sta realizzando grazie al generoso sostegno dei nostri Cenacoli, Gruppi e Comunità».
Alle sue parole si aggiungono quelle di don Leone, che afferma: «Tornare in Moldavia è risalire alle sorgenti di una missione da cui si ottiene più di quanto si dona. È come andare a scuola e tornare arricchiti da nuove conoscenze: autentiche lezioni di carità impartiscono i tanti poveri capaci di servire chi è ancora più povero, testimonianze di speranza si ricevono da coloro che abitano terre dove spirano venti di morte ed esempi di fede consegnano coloro che pregano nel silenzio del cuore. Un fremito di gioia spinge ad andare e un velo di tristezza accompagna il rientrare. Parti con Cristo e torni pieno Cristo: tutto questo è la Moldavia!».
0 commenti