«Lo Spirito Santo continua la sua straordinaria opera.“Chiamati, Trasformati e Inviati”: Dio ancora oggi, e con modalità diverse, continua a chiamare l’uomo. Il problema è che, molto spesso, non ascoltiamo questa chiamata, perché la sua voce viene soffocata dalle voci del mondo e qui nasce la richiesta del Signore. Più uomini rispondono alla sua chiamata, più il Cristo potrà essere conosciuto e il mondo sarà trasformato da Lui». Sono queste le dichiarazioni “a caldo” espresse da Giuseppe Contaldo, Presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, presente a Roma a “Chiamati, Trasformati, Inviati”, il grande evento promosso da CHARIS – Catholic Charismatic Renewal International Service (Servizio Internazionale al Rinnovamento Carismatico Cattolico), che si conclude oggi, sabato 4 novembre 2023, in Vaticano.
Le tre giornate riuniscono – presso le chiese simboliche della Capitale e nell’Aula Paolo VI – più di 2mila partecipanti provenienti da ogni parte del mondo, con relatori i principali leader carismatici internazionali.
Per il RnS, assieme al Presidente, sono presenti il Comitato nazionale di Servizio assieme al Servizio nazionale della Musica e del Canto e a numerosi volontari, animatori, responsabili e delegati degli Ambiti (tra cui quello della Famiglia), provenienti dalle varie regioni italiane.
«Per trasformare il mondo – prosegue Contaldo –, tuttavia bisogna trasformare prima noi stessi, e questo cambiamento interiore avviene per opera dello Spirito Santo. Ricevuta la potenza dall’alto, veniamo poi inviati quali testimoni del suo immenso amore da donare a tutti gli uomini. L’incontro promosso da CHARIS con tutte le realtà carismatiche del mondo insieme al Santo Padre Francesco costituisce proprio questa continua invocazione al Padre per mezzo di Gesù Cristo, nel potere dello Spirito che chiama, trasforma, manda».
L’evento terminerà nel pomeriggio con la presenza speciale di Papa Francesco e un “Concerto per la Pace”, in cui si esibiranno gruppi giovanili cristiani di vari Continenti e un’orchestra sinfonica composta da giovani artisti provenienti da contesti altamente svantaggiati della periferia di Recife, in Brasile, oltre a musicisti russi, ucraini e italiani.
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