43ª Convocazione nazionale online del Rinnovamento nello Spirito – Diario della seconda giornata

Una “pioggia tardiva di primavera”

Di Daniela Di Domenico e Lucia Romiti

Tempo di preghiera e di “azione spirituale” quello con cui si apre la seconda giornata della 43ª Convocazione nazionale del RnS. È il giorno in cui il Signore ci chiede di entrare nel mistero e per farlo, di indossare l’armatura della fede per combattere.

Immersi nella potenza dello Spirito, nell’ottava della festività della Pentecoste, il popolo del RnS vuole farsi simbolicamente pellegrino della fede nel giardino della Sede nazionale, per riscoprire l’Alleanza con Dio.

Il Presidente RnS, Salvatore Martinez, ha introdotto la sessione mattutina esortando i presenti a rallegrarsi della pioggia inaspettata perché l’Effusione che si rinnoverà nel pomeriggio della seconda giornata della Convocazione, implica il “bagno dello Spirito”. Tutta la Storia della salvezza dell’uomo, del resto, passa attraverso il segno dell’acqua.

«Ci troviamo spiritualmente uniti – ha detto Martinez – come mai in occasione delle nostre Convocazioni, con i nostri Cenacoli, Gruppi e Comunità. Noi siamo lì con voi: lì siamo nati, lì siamo stati generati, lì abbiamo ricevuto la Preghiera d’Effusione». Gli intensi momenti che scandiranno la seconda giornata della Convocazione riempiono il cuore di sentimenti trepidanti, come nei primi anni, quando lo stesso Presidente Martinez – racconta -, la sera prima dell’Effusione, attendeva con gioia questo momento: «Era il 1978. Ripenso alla mia giornata d’Effusione e alla sera prima di vivere questa esperienza, per la quale avevo grandi aspettative. Questa mattina, credetemi, mi sono svegliato allo stesso modo. Ho un moto di gioia incontenibile nel cuore e vorrei trasferirlo a tutte le persone del RnS». Ha poi ricordato quello che è stato il culmine della giornata precedente, l’adorazione eucaristica, compimento perfetto delle relazioni del card. Paolo Lojudice e di suor Mary Melone, e delle testimonianze di fede ascoltate. Sebbene sotto un sole caldo, cocente, quasi un segno del fuoco dello Spirito, l’intera adorazione eucaristica si è espressa in un uno spirito evangelico, semplice, mariano. La parola chiave, la parola che ha aperto il Cielo è stata una sola: Gesù! «Non possiamo essere generati a vita nuova se non vivendo e incarnando la nostra vita alla maniera di Gesù, un miracolo che solo lo Spirito può compiere e che in noi, giorno dopo giorno, ci fa prendere atto di quanto bisogno abbiamo di rinascere continuamente perché la lotta e l’opposizione non avrà mai fine».

Mistagogia dell’Alleanza

Il percorso mistagogico ha visto sei momenti di riflessione e preghiera, ciascuno scandito da un segno, per poi concludersi ai piedi della croce.

Il primo segno della mistagogia, introdotto da Marcella Reni, membro di CN per l’area sociale-missionaria, è stato l’immagine di un arcobaleno (Gen 9, 12-16), ponte tra Cielo e terra, primo segno dell’Alleanza stipulata tra Dio e l’uomo. Il secondo momento, guidato da Carmela Romano, membro di CN per l’Area formativa, si p centrato sulle tavole dei dieci Comandamenti, con cui Dio fissa i termini dell’Alleanza.

Il terzo segno, una enorme pietra, richiama la pietra nella Valle di Sichen, con cui Giosuè rinnova l’Alleanza che il Signore aveva precedentemente stipulato con Mosè. Si evidenzia quindi il tema dell’idolatria nel popolo, motivo di quell’antica frattura tra l’unico Dio e il suo popolo. A guidare questo momento, Amabile Guzzo, direttore nazionale del RnS.

Il quarto simbolo, spiegato da Mario Landi, è stato un braciere con un fuoco che arde: è il luogo dove il fuoco dello Spirito brucia ogni peccato, dove tutte le nostre infedeltà vengono distrutte e noi veniamo purificati. Dio rinnova dunque la sua fedeltà con gli uomini promettendo loro prosperità, fecondità e frutti materiali e spirituali.

La sagoma di una grande colomba è stata, poi, il quinto simbolo, enunciato dalla voce di Rosario Sollazzo, membro di CN per l’Area carismatica ministeriale. La colomba è espressione per eccellenza dello Spirito Santo che scende e rimane su Gesù nel giorno del Battesimo nel Giordano. È dunque un invito a rinnovare il nostro Battesimo, confermando la fede in Cristo e nelle sue promesse.

Il sesto momento, guidato da don Michele Leone, consigliere spirituale nazionale, ci ha condotto, infine, ai piedi di Gesù crocifisso, dove l’Alleanza trova il suo compimento e dove si compie la prima Effusione dello Spirito.

Dopo la mistagogia, una festante marcia di lode ha attirato tutti i presenti in un breve percorso guidato dai membri di CN e ritmato dai canti del RnS.

Paolo Zunino, presidente della ODOS, ha segnalato poi alcune novità editoriali, tra cui il libro di mons. Giuseppe Costanzo, “Alle Radici dell’Amore”, un compendio sull’azione dello Spirito Santo nell’azione della Chiesa, e la prossima uscita (probabilmente in estate) del nuovo CD del RnS, “Ha vinto il tuo Amore”, contenente 11 canti inediti.

Testimoni di fede

Sempre nell’arco della mattinata, sono state mandate in onda le video testimonianze di alcuni personaggi autorevoli (alcuni dei quali, volti noti nel mondo televisivo), vicini alla nostra spiritualità e che hanno accettato di condividere la loro esperienza di fede. Tra questi, l’attrice Valeria Fabrizi, il pallanuotista Alex Giorgetti, gli imprenditori Lamberto ed Eleonora Frescobaldi, Luigi Beretta (primario dell’Unità di anestesia generale e di terapia intensiva neurochirurgica dell’IRCCS dell’ospedale San raffaele); l’attore e conduttore televisivo Giovanni Scifoni, il giornalista Francesco Giorgino, Giuseppe Notarstefano, presidente neoeletto dell’Azione Cattolica, e Sergio Gatti, Direttore generale Fedrcasse, BCC, e vice presidente delle Settimane sociali dei cattolici.

L’Agenda dello Spirito

Le iniziative, gli incontri e gli eventi del RnS, in programma per i prossimi mesi, sono stati comunicati dalla voce del direttore nazionale, Amabile Guzzo. Prima di trasmettere le date principali, Guzzo ha voluto però ringraziare i danzatori e i musicisti dei ministeri della Danza, della Musica e del canto che hanno accompagnato e reso speciali queste due giornate.

Tra i primi appuntamenti in agenda, la “Vacanza carismatica giovani”, in programma dal 25 al 31 luglio presso il Camping Village Led Zeppelin a Cupra Marittima (AP); altro appuntamento, la “Vacanza carismatica famiglia” (1-7 agosto; 8-14 agosto) un’occasione per soggiornare presso la “Casa Famiglia” del RnS di Loreto (AN), a pochi metri sia dal litorale adriatico, sia dal Santuario della Madonna di Loreto. Altro appuntamento importantissimo sono la Scuola di animazione carismatica (prevista a Roma dal 17 al 22 agosto) e quelle di formazione, in tutte le Regioni.

A novembre (16-20), come di consueto, ci sarà il Ritiro sacerdotale (ancora da definire la sede: Roma o Assisi). Un’altra importantissima iniziativa, ormai consolidata ma che ha bisogno di sostegno sia spirituale che economico, è la missione in Moldavia. Inoltre, 25 e 26 settembre prossimo, si svolgerà a Chisinau la 3ª Convocazione nazionale del RnS della Repubblica di Moldova.

A che punto è l’amore di Dio in noi?

Nella sessione pomeridiana, dopo canti e danze in un clima di festa, don Michele Leone ha introdotto, il Presidente Martinez, definendolo, in virtù del Battesimo che tutti abbiamo ricevuto, «re, un sacerdote e profeta».

La relazione di Salvatore Martinez, sul tema “Dio non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza. Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro” (2 Tim 1, 7-8a), ha preceduto la Preghiera per una nuova effusione dello Spirito Santo.

Alla vigilia della Preghiera di effusione, Martinez invita alla “cardiognosi”, alla conoscenza del cuore, a chiedersi a che punto è l’amore di Dio in noi. Perché «se non c’è la dimensione di un cuore che ama – dice – non possiamo dirci cristiani».

Il Presidente RnS individua tre azioni dello Spirito: «“Vi darò un cuore nuovo” (Ez 36, 26a). Lo Spirito, per prima cosa, fa nuovo il cuore. Poi si crea una dimora, un tempio, in profondità, in modo da non poter essere scardinato. Dopo che si è accasato, vuole uscire, perché è obbediente alle promesse di Gesù. Con l’effusione dello Spirito il movimento è dall’interno verso l’esterno, dalla terra verso il cielo passando per la storia. Se leggi “nuovo”, intendi “Spirito”; se leggi “cuore” intendi “amore”; se leggi “amore” intendi “effusione dello Spirito”. Non c’è effusione senza infusione dell’Amore».

Quattro parole da comprendere

In un’intensa esegesi biblica del passo della Lettera di Paolo a Timoteo, Martinez si sofferma sull’etimologia delle quattro parole usate dall’Apostolo (timidezza, forza, carità, prudenza), sottolineando che lo Spirito dona all’uomo tutte le virtù; con la sua potenza lo rende come un esercito, equilibrato, prudente e capace del più alto grado di amore, la donazione totale di sé.

Cinque verbi dell’amore

Il Presidente RnS consegna infine al popolo del Rinnovamento i cinque verbi dell’amore: «L’Effusione deve suscitare in noi un desiderio incessante di “pregare”, il primo verbo; il secondo è “credere”: proprio noi che abbiamo una fede carismatica, fatichiamo a credere che il Signore possa trovare soluzione ai mali della storia. Il terzo verbo è “perdonare”, l’amore che supera ogni cosa è l’amore che perdona ed è questo il successo dell’amore. Pensiamo al discorso sulla carità (cf 1 Cor, 13, 1ss)». E ancora, gli ultimi due verbi: “servire” e “vivere”.

«La fatica di amare – continua Martinez – ci conferma che non ci salviamo da soli ma abbiamo bisogno dell’effusione dello Spirito. Comprendiamo dunque le parole di Gesù: “è bene per voi che io me ne vada. Solo così lo Spirito potrà venire in voi” (cf Gv 16, 7)». E conclude con le parole di Agostino d’Ippona: «Sappiate che l’effusione dello Spirito si conosce nell’unione della carità. Guarda gli occhi, andranno sempre insieme e insieme si muoveranno nella stessa direzione». Questa la sintesi pofferta dal presidente: l’intimità dell’amore è pregare, la fatica dell’amore è credere, il successo dell’amore è perdonare, la sfida dell’amore è servire, la comunicazione dell’amore è vivere.

Se c’è amore c’è effusione dello Spirito

Dopo aver ringraziato Salvatore Martinez per la sua relazione, Mario Landi, coordinatore nazionale del RnS, ha introdotto il momento dedicato al rinnovo della Preghiera di effusione presso la Sede nazionale e invitato tutti i Gruppi e le Comunità a vivere questo momento al loro interno. Chiuso il collegamento web, don Michele Leone ha celebrato la Santa Messa nel giardino della Sede nazionale e al termine, i membri del Comitato e del Consiglio nazionale, gli ospiti presenti e tutti i collaboratori hanno potuto rinnovare l’Effusione, per poi concludere con un bellissimo momento di festa, di nuovo in collegamento web con tutta Italia, con canti e danze, e con la bellissima coreografia di fazzoletti rossi e bandiere del Rinnovamento. Per avere la consapevolezza di aver ricevuto o meno la Preghiera di effusione non è necessario saper parlare in lingue, ha concluso Martinez riprendendo le parole di sant’Agostino; basta «interpellare il cuore: se sta amando significa che lo Spirito continua a restare in te; mettiti alla prova davanti a Dio e vedi se in te c’è l’amore, l’amore della pace e l’amore dell’unità».

Con un corale ringraziamento da parte del Presidente Martinez e del Comitato nazionale a tutti coloro che si sono spesi e prodigati per la realizzazione di questo evento, si è conclusa la 43ª Convocazione nazionale dei Gruppi, Comunità e Cenacoli del Rinnovamento nello Spirito.

4 Commenti

  1. Gianpiero diacono Fiore

    Anch’io, mio Signore…! ! ! ! !

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  2. Luigi

    E’ stato un triduo di crescente Gioia ed inteso Amore, dalla presentazione di Venerdì alla Domenica pomeriggio conclusasi con la preghiera di effusione e con i canti e danza dove abbiamo giubilato tutti ” un sol corpo un sol Spirito”. Quest’anno sentivo la mancaza di vederci a Rimini e agli incontri Regionali, ritengo la comunità è una forza strepitosa dove mi sento aiutato a vivere la pienezza dell’Amore di Gesù e dove si tocca con mano la Sua presenza. Ma come è stato anche detto che le difficoltà che incontriamo nella vita, la grazia dello Spirito Santo c’è li trasforma in opportunità di crescita spirituale perchè non importa come o dove l’importante è se decido di mettere al primo posto il mio Gesù abbandonandoci a Lui. Grazie a tutti Gesù è il Signore Alleluia.

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    • Redazione RNS

      Alleluja Caro Luigi!! Grazie per le tue splendide parole! Dio ti benedica!

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  3. mirella ernandes

    Sentirsi amati,per amare

    Rispondi

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