Insediamento del nuovo Consiglio Nazionale: i Coordinatori regionali eletti e confermati del RnS si “raccontano”

Le loro “voci”, a raccontare i sentimenti custoditi in questa chiamata e le attese che ne animano il servizio per questo quadriennio di servizio che si apre. Sono quelle raccolte a Riano (RM), il 17 e 18 giugno, da parte dai Coordinatori regionali appena eletti e confermati che compongono il nuovo Consiglio Nazionale appena insediatosi.

«La prima benedizione per noi sono i fratelli che Dio ci pone al fianco e qui, oggi, c’è una bellissima testimonianza da parte di chi in questi anni ha servito nel mandato e dei nuovi Coordinatori che arrivano: siamo una benedizione gli uni per gli altri». Sono state queste le parole con cui il Presidente Giuseppe Contaldo, nuovo Presidente nazionale del RnS, ha salutato il nuovo Consiglio Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo insediatosi sabato 17 e domenica 18 giugno a Riano (RM). Nei due week end precedenti (2-4 e 10-11 giugno) si sono completati infatti i rinnovi dei livelli regionali e diocesani, dando “volto” ad un CN che, da nord a sud dell’Italia, vede protagonisti i Coordinatori regionali neo eletti e confermati chiamati a servire il RnS per quadriennio 2023-2026 appena iniziato. In attesa che, a settembre, vengano nominati anche i sei Delegati delle Aree di Ambito ed evangelizzazione, ne scopriamo insieme le impressioni, gli stati d’animo e le aspettative scaturiti da questa importante chiamata attraverso le loro stesse voci raccolte durante lo scorso fine settimana. Un sabato e una domenica condivisi nel verde della campagna romana, all’insegna di una autentica fraternità con l’avvicendamento del CN uscente e un nuovo, importante “capitolo” che si apre per il Movimento. L’insediamento è stato aperto dalla Preghiera comunitaria carismatica e dal saluto del presidente Contaldo. Quindi, gli interventi del Comitato Nazionale di Servizio uscente e le presentazioni di ciascun Coordinatore, intervallate dalle condivisioni fraterne, del Consiglio entrante. «Quella alla guida della regione è stata una chiamata che non aspettavo, ma sono convinto che questo Consiglio Nazionale prenderà decisioni in un momento importante per la Chiesa e per il RnS. Ciò che posso augurare per il futuro è che ogni fratello e amico, un questo cammino  condiviso, torni ad essere docile allo Spirito». Così si esprime Pietro Laudi che subentra a Giampiero Cicchelli come nuovo Coordinatore regionale della Lombardia, prima regione a procedere con i rinnovi. In Campania Angelo Brancaleone, subentrato come Coordinatore regionale a Contaldo, dichiara di essere stato «accompagnato, prima e dopo l’elezione, da due “g” che diventano tre se pensiamo a Gesù». Prima di tutto «la gratitudine,  per  tutti questi venti anni di cammino, in cui ho incontrato e re-incontrato il Signore che, posando gli occhi su di me nonostante le fatiche e le fragilità, mi ha chiamato a compiere la Sua volontà», poi la «gioia che deve contraddistinguere questo mandato e che, nelle tante periferie umane attuali, dobbiamo portare fino agli estremi confini a quanti vivono nella tristezza, nel dubbio e nella solitudine: spero che questo che inizia sia davvero un mandato all’insegna della gioia del Vangelo». Maria Teresa Palmieri, che raccoglie il testimone da Giuliana Sessa in Calabria, afferma: «Mai come in questa elezione ho compreso la profezia datami nell’effusione, quale Parola di conoscenza da parte di padre Mario Panciera, che apparteneva al mio Cenacolo. La pregnanza di questa Parola si è fatta poi carne nella mia vita: l’impegno che mi attende è sicuramente importante e significativo, ma lo affronto con tanta gioia nel cuore perché sono certa di essere sostenuta dall’amore della mia regione e di avere, dall’alto, la forza di questi nostri Padri che mi hanno preceduta nel servizio». Dal Molise, Maria Spadafora, nuova Coordinatrice regionale dopo Enzo Lettieri, non nasconde che «questa è stata una chiamata nella chiamata, ho lasciato l’incarico di diocesana svolto per due mandati, non mi aspettavo questa ulteriore candidatura e ho pronunciato il mio “sì” per obbedienza: se siamo nel RnS l’imprevedibilità dipende da Lui, non possiamo disattendere la bellezza di questo principio cardine dello Spirito Santo. Ho accettato liberamente e senza aspettarmi nulla: è lo Spirito che mi ha chiamato qui, ho rinnovato la mia disponibilità nella convinzione che è stata data nella libertà dello Spirito. Questo mandato che si avvia lo immagino come una ennesima espressione della potenza dello Spirito che sorprende per primi noi stessi e ci fa Suoi strumenti». Livio Giorgioni è il neo Coordinatore del Lazio, subentrando a don Patrizio Di Pinto, e ci confida che «fin dal momento in cui mi è giunta la comunicazione dell’elezione, nel mio cuore si è acceso un solo desiderio: dire di “sì” al Signore, mettermi al servizio Suo e dei fratelli. Avverto tutta la mia inadeguatezza e mancanza di esperienza, ma anche una grande pace che Dio mi dona attraverso la preghiera di tanti che mi sono vicini e questo mi spinge a proseguire, non confidando solo nelle mie sole forze bensì nell’aiuto di Dio e nel sostegno di tanti fratelli che hanno già iniziato a mettere i propri carismi a servizio». In Puglia è stato confermato Massimo Partipilo, che racconta come questa sia «una chiamata particolare in un tempo speciale. Tempo in cui mettere a disposizione l’esperienza di quaranta anni di cammino nel RnS, in un passaggio epocale di responsabilità ai vertici del Movimento, che ridisegnerà il “volto” del RnS».  Paola Melis, nuova Coordinatrice regionale della Sardegna, confida che «con Lucia Mariane, che mi ha preceduta, abbiamo sempre lavorato insieme e c’è sempre stato uno scambio virtuoso: crediamo nella continuità del servizio e, anche se l’eta spingeva a non accettare, avendo disponibilità di tempo, proprio per mantenere questa continuità ho pronunciato il mio “sì”. Mi ha colpito percepire la gioia sincera da parte di tutta la regione: si è vista la comunione, il desiderio di lavorare per il Signore. Pregandoci insieme, faremo in modo di essere presenti nelle Diocesi e di aiutare, in particolare, le più fragili, e di osare, unendo le forze per evangelizzare e raggiungere terre nuove». Da un’isola all’altra, in Sicilia come Coordinatore regionale è stato riconfermato Tonino Tirrito: «Subito dopo le elezioni, ho pensato che il Signore ci stimi più di quanto possiamo stimarci noi stessi e sono stato inondato di gioia pensando che servire Dio è un amore e un privilegio. Ritengo che sia importante concentrarci su quella che padre Matteo La Grua definiva l’arte del discernimento, per capire cosa il Signore ci chiede e come attuarlo. Occorre partire sempre dal discernimento!». In Trentino Alto-Adige la neo Coordinatrice regionale è Lucia Alessandrini, che subentra ad Alice Di Grado: «Mi sento sinceramente onorata. Stiamo vivendo un tempo di straordinaria benedizione, vedo persone con l’autentico desiderio di servire il Signore. A questo, inevitabilmente, si accompagnerà la tentazione, perché ogni volta accade così: sappiamo però di godere della vicinanza e della grazia dei nostri Padri in Cielo, specialmente adesso». Per l’Umbria è stato riconfermato come Coordinatore regionale Carlo Ramaccioni, che riceve questa chiamata per un altro quadriennio di servizio «con tremore e con gioia», avvertendo «forte, infatti, la responsabilità di cogliere le novità che lo Spirito ci sta già ponendo davanti, per far crescere e per far fluire la corrente di grazia nei nostri Cenacoli, Gruppi e Comunità, chiamati sempre più a diventare spazi in cui far esperienza dell’effusione dello Spirito, luoghi nei quali crescere nella vita comunitaria e dai quali muoversi per l’evangelizzazione. Il tutto in comunione con il nuovo Comitato Nazionale di Servizio che la Provvidenza del Signore ci ha benevolmente assicurato». Lorenzo Carradori, neo Coordinatore regionale della Toscana che raccoglie il testimone da Biancamaria Marcocci, dichiara di essersi sentito che «onorato» e di sentire «una immensa responsabilità, con la consapevolezza di poter contare sulla preghiera di tanti fratelli meravigliosi e capaci, uomini e donne con una sensibilità spirituale importante, che ascoltano la chiamata del Signore. Sono in una condizione di sano timore, ma tutto ciò che attendo è fare la volontà di Dio, in obbedienza alla Chiesa, al Comitato Nazionale di Servizio in comunione tra noi. Colgo una eredità importante, arricchita dai tanti giovani che in Toscana rappresentano una realtà forte: è stato portato avanti un lavoro prezioso, da proseguire in un’ottica di continuità». La Liguria vede come nuovo Coordinatore regionale un sacerdote, don Mario Novara, che subentra a Maurizio Pacciani e confida che «i sentimenti dopo l’elezione sono di grande gioia per questo dono del Signore che è arrivato in una maniera nuova come mai era capitato prima. Un sacerdote solitamente riceve incarichi in Diocesi o dalle autorità ecclesiastiche, stavolta è una designazione da parte di un popolo. Gradualmente ho visto che la chiamata si consolidava e, con trepidazione, mi sono accorto che era volontà di Dio e questo è fonte di indubbia serenità». In Abruzzo, dopo Gianpaolo Micolucci, eletto nuovo Direttore nazionale, il nuovo Coordinatore regionale è Mauro Mencarelli: «È stata una chiamata non inaspettata, perché frutto di un lavoro congiunto già portato avanti da anni con il Coordinatore uscente, con la volontà di voler costruire una comunione con le realtà locali, che già esiste e doveva essere rafforzata. Pertanto, non ci sono state sofferenze, nemmeno a livello diocesano: è il risultato di un lavoro che abbiamo avuto la grazia di creare e che si eredita. Ora non resta che portare tutto ciò all’esterno, impegnarci per attrarre il prossimo perché la Chiesa di questo ha bisogno. Il Rinnovamento oggi è sempre più credibile, accolto dai nostri Vescovi nell’ottica del servizio ed è ciò che lo Spirito realizza nelle comunità locali, che si sentono parte di un corpo. Questo è l’orizzonte da seguire». In Piemonte e Valle d’Aosta è stato votato come Coordinatore regionale Gioacchino Lo Iacono, che subentra a Fulvio Dalpozzo e afferma che «è un grande privilegio quello che mi è stato affidato tramite questo incarico in una regione così ricca di carismi, talenti e ministeri fattivi: il mio compito, allora, è quello di custodire la carismaticità e svolgere un lavoro sinodale, ce lo chiede la Chiesa attraverso i segni dei tempi. Volendo usare un’“immagine”, mi sento chiamato a recuperare tante pecore per riportarle all’ovile». Per il Veneto, come Coordinatrice regionale è stata riconfermata Annamaria Visentin, che ringrazia «il Signore perché, nonostante le fatiche dell’ultimo quadriennio, abbiamo vissuto momenti di bella e gioiosa fraternità, come regione e, in particolare, come Consiglio regionale. Mi sono sentita sostenuta ed aiutata a servire ed amare le sorelle ed i fratelli. Credo che con questa premessa si possa continuare a crescere nell’esperienza carismatica, affinché il RnS nel Veneto possa sempre di più diventare annunciatore e testimone del Vangelo. Confido nel Signore e nella Sua misericordia». Ha invece il nuovo Coordinatore regionale l’Emilia Romagna, in cui è stata eletta Maria Chiara Giannini, che racconta: «“Chi rimane ancora tra voi che abbia visto questa casa nel suo primitivo splendore? Ma ora in quali condizioni voi la vedete? In confronto a quella, non è forse ridotta a un nulla ai vostri occhi? Ora, coraggio, Zorobabele – oracolo del Signore -, coraggio, Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote; coraggio, popolo tutto del paese – oracolo del Signore – e al lavoro, perché io sono con voi – oracolo del Signore degli eserciti -, secondo la parola dell’alleanza che ho stipulato con voi quando siete usciti dall’Egitto; il mio spirito sarà con voi, non temete” (Ag 2,3-5). Questa è stata la Parola che ha guidato il mio discernimento per la candidatura a coordinatrice regionale. Il Signore me lo ha fatto comprendere in più modi durante questo ultimo anno, segnato anche da due particolari lutti personali: mia madre e la mia madrina di cresima, Liana Calzecchi, a cui devo gran parte del mio servizio nel RnS. L’auspicio è che questa Parola del Signore possa realizzarsi per tutta la Regione Emilia Romagna che vanta un benedetto primato, ovvero quello della nascita del primo gruppo in Italia a San Mauro Pascoli nel 1972. Affido al Signore e al Suo Spirito questo mio mandato, perché si rafforzi in ciascuno di noi il desiderio di amarlo e servirlo sempre di più nei fratelli e nelle sorelle che ci ha affidato». Dal Friuli Venezia Giulia, arrivano le parole di Miriam Chiarandini, che subentra a Flora Bomben come nuova Coordinatrice. «Il mio è stato un “sì” totale, ho un sano timore di fronte a ciò che mi attende perché si tratta di una eredità importante – confida -, ma nutro anche un incosciente entusiasmo: in parte, conosco già le dinamiche da gestire, spero che la mia regione non abbia troppe aspettative ma mi affido totalmente a quello che lo Spirito Santo vorrà compiere su di me. Lo Spirito stesso ha guidato tutto fino a qui, ho avuto segni palesi nell’essere aiutata in questo servizio proprio dalla Sua azione e dall’appoggio dei fratelli, da cui mi sono sentita subito accolta: so di non essere sola in questa chiamata. Mi metto dunque a servizio partendo da ciò che nelle Diocesi occorre. Il mio auspicio nel tempo che verrà? Che i Gruppi si alzino, ripartendo con fiducia e muovendosi insieme nel cammino». Nelle Marche a Francesca Piersimoni subentra come Coordinatore regionale Luigi Mattioli, che così si prepara al domani che verrà: «Annunciare con gioia Cristo Risorto: è questo il desiderio che porto nel cuore all’inizio del servizio a cui sono stato chiamato e che mi impegna, al tempo stesso, a concretizzarlo nella vita di ogni giorno, nell’incontro quotidiano di quanti vivono nella solitudine e nella tristezza, di quanti attendono l’annuncio della salvezza». Infine, in Basilicata, Antonio Chiorazzo è il nuovo Coordinatore regionale dopo Franco Maggi, e definisce la sua chiamata «inaspettata, dal momento che pensavo ad un secondo mandato come Coordinatore diocesano» ma poi «dal discernimento, condiviso anche con i sacerdoti, è scaturito il mio “sì” a Dio. Sono sinceramente grato al Signore: la pandemia ci ha penalizzato e, in questo servizio, avverto la necessità di lavorare nella continuità, con gratitudine piena ai fratelli che ci hanno preceduti. Viviamo in  un’epoca più scristianizzata di sempre, e dunque la priorità è quella di rilanciare l’esperienza carismatica e la ricostruzione, vera e propria, relazioni fraterne nei nostri Gruppi. Siamo fortemente chiamati a stare insieme nei fondamenti che scandiscono il nostro agire come comunità cristiana, rilanciando prima di tutto l’evangelizzazione». Parole a cui, in chiusura del Consiglio Nazionale, il presidente Giuseppe Contaldo ha voluto donare un ulteriore “sguardo” di coraggio e di speranza, invitando i Coordinatori, memori del «duc in altum di Gesù» a «prendere il largo e iniziare insieme la navigazione». Parole che segnano il passo, in concomitanza anche con le Scuole regionali di Formazione estiva che a breve verranno avviate per i candidati al servizio pastorale a livello locale, in vista dei rinnovi dei Pastorali dei Cenacoli, Gruppi e Comunità di tutta Italia. Continueranno a manifestarsi, così, la corresponsabilità e la fedeltà al RnS attraverso la disponibilità di migliaia di fratelli e sorelle, nel solco dell’insegnamento più prezioso, attuale e illuminante lasciatoci dall’apostolo Paolo: «Come il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo» (1 Corinzi 12,12).

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