Viaggio nelle Diocesi: Milano

MILANO – ZONA 5
REGIONE: LOMBARDIA

«Lo Spirito ci precede e noi siamo pronti a partire, in questo speciale Anno giubilare!»

È Milano – Zona 5 ad ospitare questa tappa del Viaggio nelle Diocesi italiane per raccontare la 45^ Conferenza Nazionale Animatori, vissuta dal 26 al 28 novembre 2021. Preghiera comunitaria, condivisione, formazione e tanta, sincera emozione sono i “tratti” caratterizzanti di queste giornate vissute dai 150 partecipanti con autentica pienezza di cuore, in ascolto dello Spirito.

Venerdì 26 novembre 2021, di buon mattino, un piccolo gregge si riunisce nel luogo della Conferenza, la Pagoda dell’Oratorio di Cremnago di Inverigo, parrocchia di uno dei 16 Gruppi della nostra Zona 5 della Diocesi di Milano. È un andirivieni frenetico, un apparente caos; nell’aria c’è impegno, un po’ di preoccupazione, voglia di fare bene, dare ciascuno il proprio contributo. Tra cavi, teli, proiettori, tavoli, cartelloni, libri, pian piano tutto prende forma e, all’improvviso, ci ritroviamo dentro a quello che ci sembra un piccolo padiglione della fiera di Rimini! Ci guardiamo attorno stupiti e ci chiediamo se davvero siamo stati noi a rendere così accogliente quella che poco prima era una semplice palestra spoglia: ebbene sì, siamo stati proprio noi, ma con l’aiuto della Spirito Santo che ha guidato tutto con maestria. Il tempo della preparazione è stato impegnativo, intenso e non privo di difficoltà tecniche (e non solo), ma abbiamo capito che eravamo guidati e il Signore ha spianato le montagne, togliendo ogni pietra d’inciampo. Come piccolo gregge, dicevamo, abbiamo deciso di vivere insieme il collegamento in diretta da Roma, per la Celebrazione eucaristica presieduta dal card. Stanislaw Rylko presso la Basilica di Santa Maria Maggiore. Quanta emozione alla vista delle 222 lampade accese: è veramente tempo di Giubileo! Dopo cinquant’anni di storia siamo, infatti, un grande popolo, e possiamo riconoscere che la Pentecoste è un evento sempre vivo nella Chiesa. Terminata la Santa Messa, continuiamo nella preparazione degli ultimi dettagli e, in serata, scegliamo di fermarci insieme e vivere un tempo di preghiera per affidare tutto quello che verrà e le nostre preoccupazioni a Dio. L’emozione si mescola a tanta gioia, unita a quella forza nuova data dalla certezza che Gesù è in mezzo a noi, passa, ci guarisce, ci rinnova e ci pone come vere “sentinelle”. La prima giornata della Conferenza Animatori volge al termine: siamo stravolti di stanchezza, ma altrettanto pieni di fiducia nel sapere che ci aspettano grandi cose; ci diamo appuntamento alle prime luci dell’alba. Sabato 27 novembre tutto è pronto: la sala, i servizi, i ministeri e, soprattutto, i cuori. Ancora saldi e spinti dalla Parola ricevuta in preghiera la sera precedente, siamo pronti a “partire”. Le campane della chiesa suonano e ha inizio il momento di preghiera. Lo Spirito ci precede e, come in un corpo santo, ci sosteniamo a vicenda, ciascuno per la sua parte. L’apertura del collegamento è gioia, è come essere lì, al Palaterme di Fiuggi, tutti insieme: e noi lo siamo veramente. La comunione è talmente forte che le distanze che separano i 137 luoghi in cui si svolge la Conferenza svaniscono. La nostra zona diocesana accoglie 150 persone, delle circa 12mila connesse da tutta Italia (e non solo!), pronte, con il cuore aperto all’ascolto dello Spirito Santo. Il primo a intervenire è il Presidente nazionale del RnS, Salvatore Martinez, che ci fa entrare nel vivo dell’evento invitando ognuno di noi a farsi guidare dallo Spirito a «tornare alle sorgenti dello Spirito, per abbeverarci alla sua fonte e portare acqua fuori». A seguire, vengono letti il messaggio del card. Bassetti, Presidente della CEI, e del card. Mauro Piacenza, Penitenziere apostolico, che illustra il Decreto papale con cui, in occasione del Giubileo d’Oro del Rinnovamento in Italia, per questo Anno speciale, viene concessa l’Indulgenza Plenaria lucrabile alle consuete condizioni. La mattinata prosegue e ci mettiamo in ascolto della prima relazione della Conferenza tenuta dal card. Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo metropolita de L’Aquila, che incentra la sua catechesi sull’«alleanza» sancita da Gesù e sull’importanza della Parola, invitandoci a continuare a vivere la grazia che ci è donata e facendoci benedizione nel mondo. Il gesto esperienziale è vissuto intensamente, attraverso una preghiera intima e profonda, che sfocia poi in Adorazione e lode. Nel primo pomeriggio, Marcella Reni e Carmela Romano, Membri del Comitato Nazionale di Servizio, pongono le basi per le condivisioni da affrontare nei due Simposi proposti. La Santa Messa è celebrata da Padre Abraham, benedettino olivetano, che ci ricorda come «per far sì che il nostro cuore, la nostra casa, non restino vuoti, dobbiamo chiedere lo Spirito, perché solo così possiamo essere testimoni e trascinatori». Anche questa giornata si conclude  all’insegna della gioia, pronti a farci ancora “inondare” da quanto lo Spirito ha ancora da donarci. Domenica 28 novembre i sorrisi nascosti dalle mascherine, ma visibili negli occhi di ognuno, e la voglia di parlare e di ascoltarsi infiammano i cuori. Così, ci lasciamo guidare dalla voglia di lodare e cantare al Signore in attesa di collegarci nuovamente con i nostri fratelli riuniti al Palaterme di Fiuggi. Apre la giornata il benvenuto da parte di Salvatore Martinez, che ha ringraziato i 1064 fratelli degli ambiti di servizio, che hanno dato forma, con le loro équipe, alla Conferenza, commuovendo i cuori di ognuno: ci siamo sentiti strumenti attraverso cui poter far vivere ai fratelli, in pienezza, questo evento atteso. Ancora commossi, accogliamo dunque il Santissimo Sacramento e, guidati sempre dal Presidente nazionale, viviamo in comunione il Roveto ardente attraverso il quale, nuovamente, il Signore spalanca i cuori e si fa “balsamo” di guarigione, cui affidare tutte le debolezze, le sofferenze e le malattie, certi che Gesù sia pronto a prendersene cura. Pronti a prenderci cura l’uno dell’altro, entriamo nel momento che caratterizza da sempre la mattinata finale della Conferenza: il Patto d’amore. Si tratta, come noto, di un gesto importante, in cui ciascuno decide, in fede, di restituire a Dio, attraverso il Rinnovamento, una piccola parte di ciò che il Padre stesso gli ha donato. Al termine delle toccanti testimonianze, sono stati il teologo don Dario Vitali e Mario Landi, Coordinatore nazionale del RnS, ad accompagnarci nel ripercorrere i cinquant’anni di storia del RnS, ringraziando i nostri padri e le nostre guide, e ricordandoci che abbiamo il compito importante di custodire e far scorrere la grazia dello Spirito nella Chiesa, come un unico popolo in cammino. Quindi, nel pomeriggio, la consueta relazione finale del Presidente Martinez, che ci ha ricordato che «se lasciamo agire lo Spirito in noi scopriamo che siamo uomini di Amore, perché Dio è Amore, di parola, perché Dio è Parola, di preghiera, di sofferenza e di lavoro perché Dio è preghiera sofferenza ed è sempre al lavoro. Lo Spirito, poi, crea in noi le condizioni per essere uomini nuovi che si declinano in quattro dimensioni: umanità, compassione, servizio e perseveranza. Tutto questo ci porta a fare un percorso per poter dire davvero che “Gesù è il Signore”, e poter fare così comunione coi fratelli e compiere insieme una missione. Se non si evangelizza, infatti, si muore». Con questi sentimenti, abbiamo vissuto la Celebrazione eucaristica di chiusura, ancora una volta celebrata da Padre Abraham, e, dopo le ultime fatiche per riordinare tutto quanto, ci siamo salutati, con la certezza che Dio ha operato in noi grandi cose e siamo pronti a esserne testimoni.

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