Il viaggio tra le Diocesi, a raccontare i “frutti” della 45^ Conferenza Nazionale Animatori, questa volta prosegue nella Arcidiocesi di Ravenna-Cervia e nelle Diocesi di Forlì-Bertinoro e Faenza-Modigliana

Il viaggio tra le Diocesi, a raccontare i “frutti” della 45^ Conferenza Nazionale Animatori, questa volta prosegue nella Arcidiocesi di Ravenna-Cervia e nelle Diocesi di Forlì-Bertinoro e Faenza-Modigliana
La chiusura della XX Assemblea nazionale del Rinnovamento nello Spirito è affidata a un’ultima esortazione del presidente Salvatore Martinez
Nuova “tappa” per il viaggio tra le Diocesi, che hanno ospitato la 45^ Conferenza Nazionale Animatori (26-28 novembre 2021). Questa volta protagonista è la Diocesi di Ischia
Impotenti dinanzi all’ennesimo, evitabile conflitto, leviamo al Cielo le nostre mani, intercedendo con forza, perché il Signore della vita conceda la pace che tutti auspicano. Facciamo nostro l’Appello di Papa Francesco, aderendo con grande convinzione alla giornata di digiuno e di preghiera indetta per mercoledì delle Ceneri, 2 marzo p.v.
Il viaggio nelle Diocesi approda a Taranto: anche in quest’arcidiocesi, è stata celebrata la 45^ Conferenza Nazionale Animatori
Dalla Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, il breve racconto della giornata, segnata in modo particolare dal dono della gioia.
Prosegue il viaggio tra le Diocesi, nelle quali è stata vissuta la 45^ Conferenza Nazionale Animatori (26-28 novembre 2021). È la volta della Diocesi di Bologna, che ci restituisce il senso profondo di questo incontro, sia per lo stile sinodale che lo ha caratterizzato, sia per l’inquadramento nel Giubileo d’oro del RnS.
Un “viaggio” condiviso con quanti hanno collaborato all’evento – a partire dalla rete della comunicazione – con cui si inaugura lo speciale Anno giubilare e che cominicia dalla Diocesi di Aversa
Tempo di preghiera e di “azione spirituale” quello con cui si apre la seconda giornata della 43ª Convocazione nazionale del RnS. È il giorno in cui il Signore ci chiede di entrare nel mistero e per farlo, di indossare l’armatura della fede per combattere.
Per il secondo anno, seppur con i riti liturgici da poter svolgere in presenza, la festività pasquale è stata caratterizzata dalle limitazioni imposte dal Governo a motivo della pandemia.